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Viaggio tra i segreti e le leggende dei fari d’Irlanda

Dormire a Hook Head, nell’isola di Smeraldo

Il fascino dei fari d’Irlanda in un’isola solitaria ai confini dell’oceano Atlantico, l’isola di Smeraldo. Fari in cui si può alloggiare, altri che sono diventati musei. Ognuno con la sua storia e le sue leggende. Tutti da scoprire per la loro particolarità.

E’ nel percorrere due tra gli itinerari più affascinanti d’Europa: la Causeway Coastal Route e la Wild Atlantic Way (il più lungo itinerario costiero del Mondo!) che è possibile scoprire tutto il fascino della terra d’Irlanda.

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@tourism-ireland.com

Questo percorso lungo il quale si può ammirare tutta l’aspra e indomita bellezza di quest’isola, è punteggiato da stelle luminose, i suoi fari, le cui luci nel passato hanno illuminato la via a intrepidi marinai e molti, ancora oggi funzionanti, continuano ad essere di indispensabile aiuto alla navigazione.

Ognuna di queste costruzioni oltre a rappresentare splendidi esempi di architettura e di ingegneria civile,

racchiude storie e leggende uniche nel loro genere.

Molti dei fari d’Irlanda sono diventati musei,  ma ancora più sorprendente, è che in alcuni di essi, è possibile alloggiare.

Perché allora non visitarli e scoprire  segreti e storie che si celano dietro questi fari?

Il faro di Hook Head

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Faro di Hook Head @pixabay

Il faro più antico d’Irlanda, ancora funzionante, è il faro di Hook Head, nel Wexford, costruito oltre 800 anni fa.

La storia racconta che una comunità di monaci nell’810 eresse una torre dove veniva acceso un fuoco per guidare i naviganti. Nel 1172 un nobile normanno di nome Raymond Le Gros, sul luogo della torre, fece costruire il faro assieme a una fortezza, dando l’incarico di mantenere acceso il fuoco, ai monaci di un vicino monastero.

Non era insolito nel Medioevo, che fossero gli ordini religiosi a prendersi cura del mantenimento dei fari e questi in particolare, continuarono il loro compito fino al 1641.

Alcuni sostengono che si debba a Hook Head e al piccolo villaggio di Crooke (a 68 km dal faro di Hook Head) l’espressione “By hook or by crook”, che significa che qualcosa è stato realizzato con ogni mezzo necessario.

Fari: quello di Fanad Head

Nel Nord dell’Isola uno degli angoli imperdibili della contea di Donegal, è la penisola di Fanad.

Qui tra scogliere selvagge e magnifiche spiagge sabbiose, il faro di Fanad Head, ci racconta un’altra storia suggestiva.

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Faro di Fanad Head @ireland.com

Nel dicembre del 1811 la fregata Saldanha, in cerca di un rifugio da una tempesta, si avvicinò a Fanad. Purtroppo non ci fu salvezza per la nave, che naufragò al largo della costa.

La leggenda vuole che unico superstite, si salvò un pappagallo, mascotte dei marinai, che ancora vola da quelle parti.

Poco tempo dopo, fu costruito il faro di Fanad Head, per orientare e ospitare i marinai sfiniti nei loro viaggi.

Ed è lì ancora oggi, in tutto il suo fascino, arroccato su una formazione rocciosa,

con la sua luce puntata verso il mare.

Da qui si ammira l’incredibile panorama dell’oceano e della penisola di Fanad.

Per godere dello spettacolo di alba e tramonto è possibile alloggiare presso il faro, in uno dei tre appartamenti magnificamente ristrutturati, ricavati nell’ ex residenza del guardiano del faro, magari sorseggiando un the caldo o un buon bicchiere di idromele.

credit immagine di copertina @tourism-ireland.com