Un make up molto intimo
Depilazione, tatuaggi, tintura (meglio se con l’henné) sono trattamenti di bellezza da sempre dedicati a viso, corpo e capelli, ma che ora possono essere messi a disposizione anche del pube femminile. Senza tralasciare la medicina estetica, che si occupa di ringiovanimento della zona genitale con metodiche di ripristino del tono muscolare o che dedica alle parti intime interventi di labioplastica – per tutte le età – eseguendo il rimodernamento delle piccole labbra, in caso di asimmetria o eccesso di volume. Insomma il beauty-genitale è possibile.
Recentemente si è parlato di nuovo di un altro fattore che, oltre a infastidire, crea disagio nell’area intima femminile, soprattutto per quanto riguarda i rapporti sessuali: la diminuzione dell’idratazione a livello vaginale, comunemente chiamata secchezza, con bruciore e prurito che, in Italia, interessa una donna su tre. Durante una conferenza sul tema, con relatore unico Alessandra Grazziottin – specialista in Ginecologia-Ostetricia e Oncologia e Psicoterapeuta in Sessuologia, e Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica dell’H. San Raffaele Resnati di Milano, che nel 2008 ha costituito la Fondazione Alessandra Graziottin per la cura del dolore nella donna Onlus, di cui è Presidente – si sono in primo luogo esaminate le cause.
In età fertile può trattarsi di ansia e stress, che causano vasocostrizione dei vasi vaginali, con ridotta lubrificazione, l’equivalente femminile dell’ansia da prestazione. Un’altra causa può riguardare l’uso di contraccettivi ormonali: nel corso degli anni l’efficacia e la sicurezza di differenti dosaggi di estrogeni e di diversi progestinici sono stati testati e valutati per diminuire le alterazioni metaboliche e i disordini mestruali e, quindi, la quantità di estrogeni è stata molto ridotta per evitare problemi correlati agli alti dosaggi (come aumento di peso, ritenzione idrica e inestetismi della pelle). La riduzione dei dosaggi ha indotto però altri effetti sulla sessualità della donna, tra i quali la minore idratazione a livello vaginale. A causare la secchezza può essere anche il fumo: le donne fumatrici sono più soggette a questo problema per il danno vascolare indotto dal fumo cronico che determina difficoltà di eccitazione genitale e scarsa lubrificazione, analogamente a quanto succede a livello genitale nell’uomo fumatore.
Last but not least, l’alterazione dei livelli di estrogeni: si verifica dopo la menopausa, ma si può presentare anche durante la mancanza di mestruazioni da stress, oppure in gravidanza, o in puerperio. Frequentemente il problema viene semplicemente ricondotto ad una riduzione del desiderio sessuale: attribuzione erronea, perché se è vero che l’organo sessuale primario è il cervello e questo comanda ogni aspetto della vita sessuale, l’origine della secchezza risiede anche nella componente ormonale. Per le donne in menopausa una delle soluzioni, se non vi sono controindicazioni o motivazioni personali contrarie, è la terapia ormonale sostitutiva. Tra le altre indicazioni possibili al problema vi è l’introduzione nella propria quotidianità l’applicazione dei lifestyle drugs: veri e propri facilitatori della risposta fisiologica in un’ottica di make-up cosmetico e sensuale della salute intima. Una sorta di Make-up finalizzato al miglioramento della propria qualità di vita sessuale. Un’applicazione giornaliera quindi, non al bisogno, che ristabilisce la naturale idratazione e previene possibili alterazioni della stessa: non un semplice accessorio, ma un must have/must do. Dedicarsi alla propria salute e alla propria vita sessuale diventerà una piacevole necessità.
I lubrificanti vaginali esistono da tempo in varie formule, a seconda delle esigenze, di solito sono in crema o in gel, cioè a base acquosa. Ultimamente è disponibile in farmacia un dispositivo medico CE, che presenta tutte le caratteristiche ideali del gel vaginale idratante: acquoso, trasparente, senza vaselina né oli minerali, con pH lievemente acido, privo di essenze profumate e soprattutto con eccellente capacità di distribuzione e permanenza sulla mucosa vaginale grazie alla contemporanea presenza dei due polimeri che lo compongono. L’efficacia sui sintomi è stata testata clinicamente con uno studio clinico randomizzato, insieme al suo livello di accettabilità e gradevolezza che rendono l’applicazione un rituale di benessere.
Se desiderate chiarimenti su problemi di natura sessuale (maschile o femminile) potete scrivere alla dottoressa Bettelli Lelio a: cbchiachia7@gmail.com