Tesori d’Oriente Forest Ritual: benessere globale, come in un bosco
Shinrin yoku, ovvero l’arte di immergersi nella natura, anima e corpo
Tesori d’Oriente si è ispirato a “Shinrin yoku”, un’espressione giapponese che significa, letteralmente, “bagno nella foresta“ o “far entrare in sé l’atmosfera della foresta”.
Nata negli anni ’80 come antidoto allo stress che le nuove tecnologie portavano con sé metteva l’accento sull’importanza che da sempre gli ambienti boschivi hanno per il nostro benessere e sul valore del ritrovare una connessione con essi, anche allo scopo di proteggerli.
Questa nuova forma di eco-terapia conobbe un immediato successo e fu confermata da diversi studi che, finalmente, confermavano ciò che molte culture (non solo quella giapponese) avevano sostenuto fin dai tempi più remoti: trascorrere del tempo circondati dalla natura ci fa stare bene.
Il sistema immunitario si rafforza, la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna diminuiscono: una giornata nel bosco fa aumentare (in media) di circa il 40% le cellule NK (Natural Killer, le più importanti nella protezione dagli agenti patogeni e dal cancro) e gli effetti benefici perdurano nei giorni successivi.
Una parte di questi benefici sembrerebbe derivare dagli olii essenziali presenti nel tronco degli alberi.
A questo proposito, gli scienziati giapponesi sostengono che ogni albero abbia la propria funzione specifica: gli alberi più efficaci sarebbero il Leccio, la Quercia e il Faggio (latifoglie che rilasciano più facilmente i monoterpeni nell’ambiente).
Fare un’esperienza di Shinrin yoku (o forest bathing) non è complicato: basta passeggiare in un qualsiasi ambiente naturale connettendosi consapevolmente con quanto ci circonda.
Secondo gli esperti giapponesi, l’ideale sarebbe rimanere nel bosco per almeno 10-12 ore distribuite nell’arco di tre giorni.
Avendo meno tempo a disposizione, un primo effetto positivo è possibile ottenerlo anche con una sola sessione di forest bathing della durata di almeno 3-4 ore e percorrendo circa 2,5-3 chilometri.
Pur trattandosi di una pratica ancora poco conosciuta, in alcuni comprensori turistico montani sono stati creati dei percorsi ad hoc.
Ad esempio, nell’Oasi Zegna in Piemonte, nel Parco del Respiro di Fai della Paganella in Trentino, o nel Parco nazionale delle foreste casentinesi tra Romagna e Toscana, per citarne alcuni.
In mancanza di meglio, può andare bene anche un parco cittadino, meglio se ricco di latifoglie.
Per portare a casa propria – anche solo in parte – i benefici della pratica dello Shinrin yoku, Tesori d’Oriente propone Forest Ritual, un nuovo rituale di benessere che mira a una riconnessione con la natura, per rigenerare i sensi e ritrovare l’equilibrio interiore, combattendo lo stress.
La fragranza unisex di Forest Ritual è, infatti, stata messa a punto dai maestri profumieri appositamente per riprodurre gli effetti benefici degli olii essenziali rilasciati dagli alberi mentre ci si addentra in un bosco.
La linea è composta da Bagno Crema Aromatico, Doccia Crema Aromatico, Profumo Aromatico.
Le note di testa, Limone e Zenzero, sono fresche e pungenti, e un po’ per volta si addolciscono grazie al cuore di Rosa e Ninfea bianca, per chiudersi su un fondo caldo e legnoso, a base di Muschio e Legno di Hinoki, uno dei cinque alberi sacri del Giappone, simbolo di purezza e guarigione, dalle proprietà calmanti e distensive.
Tesori d’Oriente Forest Ritual e il patrimonio naturale
Fra l’altro, il nuovo Forest Ritual sostiene “Tesori per Natura”, il progetto di responsabilità sociale di Tesori d’Oriente, che promuove la salvaguardia e la valorizzazione di cinque alberi secolari, patrimonio naturale d’Italia.
Si tratta delle Ginko Biloba dell’Orto Botanico di Milano (giunte dalla Cina nella seconda metà del ‘700), dei secolari Gelsi di Villa Ghigi a Bologna, della Quercia Vallonea di Tricase, a Lecce (con un’età stimata di circa 900 anni sarebbe l’albero più antico del Salento).
E, poi, dell’Olivastro Santu Baltolu di Luras in Gallura (di circa 4000 anni), e del Castagno dei Cento Cavalli di Sant’Alfio a Catania (datato fra i 2 e i 4000 anni, probabilmente l’albero più grande d’Italia).
Tutto in perfetta armonia con lo spirito del Shinrin yoku!