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Joaquín Sorolla, un viaggio nella luce a Palazzo Reale
Il piacere di una mostra che ci regala la luce. A Palazzo Reale di Milano, arriva per la prima volta in Italia, Sorolla. Pittore di Luce. Il grande maestro spagnolo che tra Ottocento e Novecento dipingeva en plein air le spiagge del Mediterraneo.
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Grand Hotel Gardone: icona di charme
Il Grand Hotel Gardone è aperto da aprile a ottobre, ha 167 tra camere e junior suite, con terrazze panoramiche sul lago. Garantisce un perfetto soggiorno di piacere o lavoro. Ristoranti, centro congressi, salone delle feste, piscina esterna riscaldata con sdraio e lettini, spiaggia privata, terrazza solarium a sbalzo sul lago con possibilità di attracco delle imbarcazioni e zona benessere.
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Paglieri 1876 : viaggio tra le suggestioni d’Italia
Profumo come viaggio. Note mediterranee e orientali trasportano in luoghi amati o immaginati. Anche grazie al fascino dei flaconi vintage - autentici o ricreati - dal gusto 'd’annata', come quelli di Paglieri 1876. Nati in quell'anno e con un progetto immutato: dare corpo a un sogno.
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Il Simbolismo: in mostra a Palazzo Reale
Il Simbolismo. I valori universali della vita e della morte, dell’amore e del peccato, dei misteri, colori e odori della natura, così come dell’esistenza umana sono spesso stati espressi per mezzo di simboli. Come scriveva Baudelaire nei suoi Fleurs du mal (1857): E’ un tempio la Natura, dove a volte parole/ escono confuse da viventi pilastri/ e che l’uomo attraversa tra foreste di simboli/ che gli lanciano occhiate familiari. Dunque il Simbolismo, movimento culturale nato in Francia nel 1886 e presto diffusosi in tutta Europa, si pone l’obiettivo di chiudersi ad un’ idea di progresso che è sinonimo di mercificazione, di uomo ridotto a pura entità materiale dove prevalgono i…
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Alfons Mucha a Palazzo Reale di Milano
È la tua bocca che io desidero, Iokanaan. La tua bocca è come una traccia di scarlatto sopra una torre d’avorio. Queste sono le conturbanti parole che Oscar Wilde fa pronunciare alla ballerina Salomè, protagonista del suo omonimo dramma, scritto appositamente per l’attrice francese Sarah Bernhardt. L’opera venne pubblicata nel 1893 con le illustrazioni in stile liberty di Audrey Beardsley. Del resto, si è nel pieno della Belle Epoque (1890-1914), un periodo all’insegna di euforia e frivolezze, ma anche di grande creatività, dove ogni produzione umana poteva divenire un’espressione artistica: una decorazione, un motivo floreale, una linea curva e arabesca. Ed è proprio negli anni Venti, infatti, che sboccia la donna…