Taersìa, il femminile che sfida le convenzioni
Gabriella Chieffo
Taersìa, il femminile che sfida le convenzioni.
Quando si definisce ‘profumo’ un piacevole aroma, non sempre si pensa a quanta storia si celi dietro questa parola. Quasi mai si fa la dovuta distinzione tra l’essenza comune e un sentore unico e raro. Eppure il profumo è capace di farci sognare e ci permette di vedere ciò che sfugge allo sguardo; può ricordare attimi e persone oltre il tempo e lo spazio. Ha il potere di rilassare oppure infondere la giusta energia, di favorire la concentrazione o farci addormentare sereni. Le persone profumate sono scie che seguiamo istintivamente, comprendendone in modo subliminale carattere e pensieri, gusti e particolarità.
Dagli antichi egizi in poi, l’identità di uomini e donne è stata connotata dall’uso delle essenze, finché una donna di nome Coco Chanel ha dato inizio alla produzione ‘griffata’, aprendo la strada ai brand del lusso. Solo recentemente, proprio quando il profumo sembrava diventato un prodotto massivo, la maestria artigianale ha riconquistato il mercato, dando vita a creazioni originali e uniche, nettamente in controtendenza rispetto alla globalizzazione.
Tra i profumieri di nicchia, vanto del nostro made in Italy, c’è Gabriella Chieffo, creatrice di vere narrazioni olfattive, spirito eclettico che attraversa arte, design e ingegneria ed esprime la necessità della percezione più profonda, il desiderio di congelare il tempo e richiamare le cose che contano, avvalendosi di materie prime naturali.
La collezione 2016 celebra il concetto assoluto di Donna; il Femminile che sfida le convenzioni e rifiuta ruoli e stereotipi.
Le creazioni di Gabriella Chieffo sono autentiche storie da indossare, come nel caso della nuova fragranza ‘Taersìa’, che si apre con le fresche note del bergamotto, immediatamente esaltate dallo zenzero a conferire vitalità e vigore. Grazie alla tuberosa la fragranza esplode, nel cuore, di una voluttà quasi erotica e proibita. È una tuberosa insolita, che smorza il suo effluvio floreale nelle note del caffè, dell’incenso e della mirra, a raccontare un bouquet ipnotico e conturbante. Chiudono la piramide i legni, che avvolgono e appagano, lasciando all’ambra bianca il richiamo di un’elegante seduzione.
Come sottrarsi a questa magia, che si può intuire già dal racconto dei suoi ingredienti?
Come non voltarsi stregati, per scoprire chi è la donna che la diffonde e coglierne i risvolti più segreti?