Fabrizio De André e PFM. Il concerto ritrovato"
Spettacoli

Sugli schermi il docu-film: “Fabrizio De André e PFM. Il concerto ritrovato”

Un docu-film di Walter Veltroni

Il docu-film, realizzato da Except, prodotto da Sony Music e Nexo Digital e diretto da Walter Veltroni, in occasione dell’ottantesimo anniversario di De André, ripropone lo storico filmato del concerto di Genova del 3 gennaio 1979, in cui De André e la PFM suonarono insieme. Appuntamento da non perdere, nei cinema il 17-18-19 febbraio  “Fabrizio De André e PFM. Il concerto ritrovato”.

Due mondi apparentemente opposti, la canzone d’autore e il rock, diedero vita a uno straordinario tour che percorse l’Italia scatenando l’entusiasmo dei fans (80 sold-out), ma anche lo scontro delle due tifoserie: chi amava De André non voleva sentire la banda rock e viceversa.

Erano gli anni drammatici dell’affermarsi delle dittature militari in Cile e in Argentina, della guerra del Kippur in Medio Oriente, dell’invasione sovietica dell’Afghanistan e in Italia del terrorismo nero (stragi di Peteano, Brescia, Italicus), del rapimento Moro e degli attentati delle Brigate Rosse e degli scontri politici più radicali.

Gli anni della grande musica 

La musica vede nascere i grandi gruppi rock (The Who, i Queen, gli AC/DC, i Pink Floid, gli Abba, i Dire Straits) e il genere heavy metal (Deep Purple, Led Zeppelin), il concerto di Elvis Presley del ‘73 viene trasmesso per la prima volta in diretta in mondovisione, nel ’77 si affermano la musica punk e la disco music; in Italia numerosi, ma anche molto diversi fra loro, sono i cantautori.

Tutti conoscono De André, il cantautore genovese (1940-1999) che ci ha accompagnato con la sua straordinaria vena poetica, ironia e lucidità, dagli anni ’60 fino quasi alla fine degli anni ’90, ma certo non meno famosa è anche la PFM (Premiata Forneria Marconi), il gruppo formato dai musicisti/compositori Franz Di Cioccio (front man e batterista), Patrick Djivas (bassista), Franco Mussida (chitarrista), Flavio Premoli (fisarmonicista/pianista), Roberto Colombo (tastierista), Lucio Fabbri (arrangiatore/polistrumentista), nato nel 1971, che nel giro di pochissimo tempo diventò una delle band rock più affermate non solo in Italia, ma anche negli USA, in Europa e in Giappone, vincitrice di premi prestigiosi, con oltre 3000 concerti e milioni di dischi venduti.

Fabrizio De André e PFM. Il concerto ritrovato

Il filmato, ripreso da Piero Frattari (allora cameraman, ora regista) e ritrovato dopo 40 anni grazie al supporto di Franz Di Cioccio, che fu l’ideatore della collaborazione con De André, mostra un evento straordinario ed unico.

Le canzoni di De André arrangiate in chiave rock dalla PFM, in un equilibrio perfetto, che facevano risaltare i testi poetici del cantautore, ci trasmettono energia ancora oggi e ci coinvolgono, proprio come accadde nel 1979.

“Un viaggio nel tempo e nello spazio, uno scrigno della memoria”

sono le parole di Veltroni

che forse meglio di tutte ci restituiscono l’emozione di assistere

a uno degli eventi più importanti della storia della musica italiana.

Il filmato inizia con le testimonianze di Dori Ghezzi (cantante solista, compagna e moglie di De André, oggi presidente della Fondazione Fabrizio De André Onlus), dei componenti della PFM e di altri (il fotografo Guido Harari, il cantautore/scrittore David Riondino, l’appassionato di musica Antonio Vivaldi). Raccontano la nascita del progetto, inizialmente scoraggiato da tutti gli esperti del settore che non lo vedevano adatto ma proprio anche per questo De André lo volle portare avanti.Fabrizio De André e PFM. Il concerto ritrovato"

”Tutto quello che era rischioso e improbabile per lui andava bene”

dice Dori Ghezzi.

Seguono poi le riprese del concerto con le canzoni di De André, dalle più note (“La canzone di Marinella”, “Il testamento di Tito”, “Via del Campo”) a quelle meno conosciute (“Amico fragile”, “Zirichiltaggia”, “Rimini”), per citarne alcune.

Dal tour sono stati tratti due album live (“Fabrizio De André e PFM in concerto vol 1e 2), ancora oggi venduti e, come hanno tenuto a sottolineare sia Veltroni che i musicisti della PFM e Dori Ghezzi, conosciuti e cantati da molti giovanissimi.