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Spettacoli

Simone Veil. La donna del Secolo

Wanted porta nelle sale italiane : Simone Veil. La donna del Secolo. In anteprima il giorno 27 gennaio per il giorno della Memoria, nelle sale dal 30 gennaio.

Terzo biopic di Olivier Dahn, realizzato nel 2022 dopo “ La Môme, 2007” e “Grace di Monaco, 2014”,   di genere drammatico, storico con Elsa Zylberstein ( S.Veil nella maturità) e Rebecca Marder  (S.Veil da giovane), Elodie Bouchez (nel ruolo della madre) esso rievoca la storia di Simone Veil ( 1927, 2017) una delle personalità di maggior spicco degli ultimi 40 anni  della politica francese.

Simone Veil incarna molte lotte: ex ebrea deportata, fervente attivista per i diritti delle donne , sostenitrice della legge per la legalizzazione dell’aborto, prima donna presidente del Parlamento Europeo.

Simone Veil: breve biografia

Simone Jacob nacque nel 1927 a Nizza. All’età di 16 anni fu deportata ad Auschwitz, cui sopravvisse a differenza di buona parte della famiglia. Gli studi presso l’Istituto di Studi Politici e la Facoltà di Giurisprudenza la portarono ad intraprendere la carriera di magistrato.

Nel 1974 entrò nel governo come ministro della Sanità e approvò la legge che legalizzava l’aborto. Nel 1979 divenne la prima donna presidente del Parlamento Europeo su suffragio universale.  Da allora ha avuto una straordinaria carriera politica: è stata membro del Consiglio costituzionale dal 1998 al 2007.

E’ stata ammessa all’Accademia di Francia nel 2010. Morta nel 2017, è entrata insieme al marito Antoine Veil, al Pantheon nel 2018.

Il cineasta stravolge la cronologia del racconto: attraverso continui flash-backs mescola i periodi -ma resta leggibile- cerca logicamente di rievocare le tappe di questo viaggio eccezionale, di quello che la Veil sosteneva e di quello che aborriva: l’infanzia in una famiglia ebrea/laica amorevole, la deportazione e l’orrore nei campi di sterminio, il viaggio di un magistrato annesso al Ministero di Giustizia in un ambiente segnato dal machismo, le  sue lotte negli anni ‘50-‘60 per migliorare le condizioni delle carceri francesi , e rendere dignitose le condizioni di vita dei detenuti.

Come ministro della Salute, si battè a favore dei malati di AIDS e contro la tossicomania.

Il risultato è un film dinamico, nonostante le quasi due ore e mezzo di proiezione. I continui movimenti di macchina, di ripresa, rendono la messa in scena un po’ traballante, ma evitano l’effetto “cronologia”.  La narrazione si svolge lungo il filo della memoria, di lei anziana, serena che affronta la scrittura delle sue memorie (Une vie, 2007) nella casa nizzarda  in  riva al mare, dialogando con la nipotina.

Un omaggio alla figura di Simone Veil, forse un po’ patinato e a detta di alcuni, accademico, ma commovente e sensato.

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Simone Veil, le voyage du siecle (Titolo francese)

Simone Veil. La donna del  Secolo  (Titolo internazionale)

sito del Memoriale Shoah