Scenari in Valle d’Aosta
La Valle d’Aosta offre scenari di incomparabile bellezza, dove la vista può spaziare quasi all’infinito dall’alto della cornice dei 4000 che la cingono. Siamo sul tetto d’Europa, ma percorrendo le sue valli a quote anche più basse, molto spesso ci possiamo imbattere in una natura ancora selvaggia, e l’incontro con gli animali selvatici regala sempre un’emozione indimenticabile. Sono i grandi spazi, il contatto con la fauna selvatica, la fatica di arrivare alla cima e poter vedere cosa c’è oltre; la solitudine della salita ed il sentirsi mai solo per la presenza degli animali o il condividere con altri la gioia della vetta e la meraviglia che si ha davanti agli occhi, o l’emozione di un incontro a quattro zampe, che mi spingono ad andare in montagna.
Ho bisogno di salire. Ho bisogno di andare sempre più su per vedere cosa c’è al di là, e spesso per ritrovare me stesso.
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Il Monte Avic e la sua guglia appena imbiancata dalla prima neve d’autunno; mi ha sempre incuriosito la forma del Monte Avic, sembra che una mano si sia divertita a tagliarne via una fetta…
Il Ruitor sotto una bianca coltre nevosa; sono fermo nel mio punto elevato di osservazione, mentre aspetto il passaggio dei rapaci che salgono sfruttando le correnti ascensionali… e intanto mi godo lo spettacolo del Ruitor davanti a me.
La Grivola e la luna in una sera d’estate. E’ stato un attimo: la luna è spuntata da dietro la vetta, una corsa a prendere la reflex e poi tre scatti in sequenza…
Il Gran Paradiso e il suo maestoso ghiacciaio; ho scattato questa foto nel tardo pomeriggio, nella luce dell’ultimo sole che ha donato al massiccio un velo di dolce malinconia.
La Granta Parey si erge a chiudere la Val Di Rhemes e sembra vigilare su di essa; è grande, è maestosa, la vera “signora” della vallata.
Il Cervino innevato si staglia nitido nel cielo; raramente mi è capitato di vederlo, come oggi, in tutta la sua bellezza abbagliante.
Immagine di copertina : Il Monte Bianco all’alba; ho scattato questa foto in una fredda alba estiva con un cielo minaccioso dove l’unico raggio di sole si era posato sul gigante Bianco.
Vittorio Puggioni, genovese, fotografo professionista dal 1988 si occupa di fotografia di cerimonia, ritrattistica, fotografia commerciale e fotografia documentaristica e naturalistica. Ha collaborato con l’IST di Genova, la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori di Genova e il C.B.A. di Genova. E’ stato uno dei fotografi dell’agenzia Panda Photo di Roma, collabora con varie testate on line e con l’editore “Il Piviere”. Ha pubblicato un libro-manuale in forma di saggio sulla fotografia dal titolo: “Fotografare, raccontare” edito dalla casa editrice Firenze Libri Maremmi Editori. Con la testata Buonviaggioitalia.it ha realizzato un libro su alcuni villaggi dimenticati del Nord-Ovest italiano dal titolo: “Ghost villages, villaggi dimenticati”