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Rotterdam: apre Fenix, il museo d’arte e migrazioni

Un’avveniristica costruzione con la scala elicoidale Tornado

Nell’Olanda meridionale, sul delta del Reno e della Mosa nel Mare del Nord, Rotterdam non è solo il più grande porto europeo (11° al mondo) per traffico di merci, ma un importantissimo centro culturale e artistico. L’ultima novità: l’apertura nella primavera 2025 di Fenix, il primo museo al mondo a raccontare le migrazioni attraverso l’arte.

Il tema delle migrazioni viene suggestivamente rispecchiato già dalla modernissima e complessa costruzione dell’edificio, sormontata dall’ avveniristico Tornado, la scala elicoidale in acciaio inossidabile (studio cinese MAD Architects) di 550 m, con un tetto di vetro, che termina su una piattaforma panoramica sullo skyline della città.

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Fenix

Durante la salita saranno i viaggiatori a determinare il loro percorso, proprio come i migranti durante il loro viaggio. Fenix racconterà le migrazioni con una collezione d’arte internazionale nella storica rimessa portuale del 1923, un labirinto di duemila valigie e la mostra fotografica documentaria “La famiglia dei migranti”.

Il panorama artistico, architettonico e culturale di Rotterdam è ricchissimo e veramente non c’è che l’imbarazzo della scelta: fino al 23 marzo 2025 nel Depot del Museo Boijmans Van Beuningen sarà possibile ammirare nella mostra ‘Darlings & Darlings XL’ (Beniamini & Beniamini XL) circa un centinaio fra le opere più amate dal pubblico della collezione del Museo stesso per celebrarne i 175 anni.

Molte opere erano da anni lontane dal Museo: da Rembrandt e Bruegel, a Dalí, Van Gogh, Magritte, Rothko, Andy Warhol e Yayoi Kusama, da Tiziano al Beato Angelico, da Lucio Fontana a Giorgio Morandi.

Il pubblico stesso ha potuto scegliere tra vari movimenti artistici e scorci temporali: Rinascimento, Maestri Olandesi del Secolo d’Oro, Impressionismo, Surrealismo e Arte Contemporanea. Un excursus che regala uno spaccato di 175 anni di storia collezionistica di dipinti, sculture e installazioni.

Rotterdam: mostre da segnalare

Due mostre da segnalare hanno sede nel futuristico e luminoso Museo De Kunsthal, progettato da Rem Koolhaas: “Matter of Place “ dell’artista britannico Thomas J. Price (5 ottobre 2024 – 9 febbraio 2025) è una retrospettiva che spazia tra scultura, performance fotografia e animazione e si focalizza sui temi della rappresentazione e dell’umanesimo e sulle nostre risposte al potere.

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Mostra Thomas J. Price ‘Matter of Place’ (5 ottobre 2024 – 9 febbraio 2025)

Price è già molto noto in città per la scultura “Moments Contained”, discussa ma molto apprezzata dal pubblico, situata di fronte alla stazione centrale di Rotterdam, che raffigura una giovane donna di colore, non un personaggio illustre, potremmo essere noi.

Diva” (26 ottobre 2024 – 2 marzo 2025) espone oltre sessanta costumi di scena di artisti famosi, tra cui Josephine Baker, Maria Callas, Marilyn Monroe, Tina Turner, Cher, Elton John, Rihanna, Lady Gaga, Billie Eilish. La mostra celebra il potere e la creatività delle stars che si sono affermate grazie al loro talento e alla loro ambizione.

Mostra Diva

Sawa: il grattacielo di legno

Lo studio Mei ha progettato “SAWA”, il grattacielo residenziale sostenibile e circolare, dalla forma a gradoni con ampie terrazze verdi, costruito al 90% in legno nel Lloydkwartier, un’area dal ricco passato marittimo che risale al 1900 circa.

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Dunque Fenix non è il solo progetto avveniristico della città.

Il molo Lloyd deve infatti il suo nome alla compagnia di navigazione Rotterdamsche Lloyd, che costruì un terminal da dove le sue navi passeggeri partivano per l’Oriente.

Il Lloydkwartier, uno dei quartieri più ricchi d’acqua nel centro di Rotterdam, è caratterizzato da un mix di architettura: da vecchi magazzini portuali trasformati in nuovi edifici monumentali, ai tanti punti di interesse culturale e ricreativo, grazie anche alla vicinanza di Het Park.

SAWA rappresenta un vero e prorio contributo alla biodiversità della città con la riduzione di CO2: le facciate contengono fioriere con più di 3.000 piante di 19 specie vegetali diverse e sono state inserite cassette nido per i falchi pellegrini presenti nell’area.

Il legno utilizzato proviene da foreste gestite in modo sostenibile in Germania: nella foresta gli alberi maturi vengono selezionati per l’abbattimento e solo questi alberi vengono rimossi. Per ogni albero necessario per la costruzione del grattacielo sono stati piantati quattro diversi tipi di alberi.

L’uso del cemento è stato ridotto al minimo.

SAWA ha significato anche creazione di alloggi a prezzi accessibili per una comunità inclusiva: il grattacielo ospita 109 appartamenti, di cui 70 in affitto (50 a equo canone e 20 nel settore privato) e 39 in vendita.

E’ così che il Lloydkwartier negli ultimi 15 anni si è trasformato da zona portuale industriale a popolare area residenziale. Per tutte queste ragioni il progetto SAWA ha vinto numerosi prestigiosi premi di architettura internazionali.