Perù: fotografare le emozioni
“La parola che più di ogni altra può definire il Cuzco è evocazione. Un’impalpabile polvere di altre ere sedimenta tra le sue strade”…così trasferiva Ernesto Che Guevara, le intense suggestioni che gli venivano offerte da questa terra, nel suo libro “I diari della motocicletta”. Mentre Pablo Neruda, Nobel per la letteratura, scriveva che “Machu Picchu è un viaggio per la serenità dell’anima, per l’eterna fusione con il cosmo, dove avvertiamo la nostra fragilità”.
Il Che e Neruda, due grandi scrittori e viaggiatori, ma non di certo gli unici che hanno subito il grande fascino di questa nazione. Perché se dovessimo stilare una lista dei luoghi che regnano sovrani nell’immaginario e nei desideri di tutti gli esploratori del mondo, sicuramente il Perù occuperebbe un posto in prima fila. Una destinazione, che si apre al visitatore come uno scrigno di gioielli preziosi, che riempiono gli occhi di luce, bellezza e rarità.
Non manca nulla al Perù. La vastità dell’altopiano delle Ande, l’impressionante profondità del Canyon di Colca, l’inestricabile foresta amazzonica con i suoi fiumi e canali, dove vivono i delfini rosa e grigi, le isole Ballestas dove nuotano indisturbati i leoni marini.
E poi ci sono le città: la capitale Lima, con le sue belle piazze, vie e musei, la città bianca Arequipa, splendore coloniale, Cusco, con le sue fortezze misteriose. I mercati indios, dove si possono acquistare stoffe e tessuti dai colori vivacissimi. Si, perché una delle ricchezze del Perù è il suo popolo: molte sono le tribù che vivono ancora secondo le tradizioni di secoli fa, come gli Uros del Lago Titicaca, che costruiscono le loro case su isole galleggianti fatte di canne intrecciate, o i Quechuas, abilissimi tessitori. E ci sono anche gioielli misteriosi come le Linee di Nazca, enormi figure disegnate sulla sabbia o sul terreno che raffigurano geometrie, animali o esseri umani e che si vedono perfettamente soltanto sorvolandole. Per poi restare senza fiato di fronte alla Città Perduta degli Inca, Machu Picchu, incastonata in un contesto paesaggistico unico al mondo.
Ma anche se non possedete la penna densa e brillante dei grandi scrittori, è possibile imprimere tutte queste emozioni, non perderle per strada una volta tornati a casa e fissarle per sempre nella memoria.
Come ? Vivendo in prima persona l’esperienza di un autentico reportage fotografico a fianco di un fotografo professionista, per imparare tutti i “segreti” che permettono di realizzare scatti unici ed emozionanti. Ricalcando la “routine” quotidiana del reporter di viaggio che insegna direttamente sul campo. Ecco l’idea del “Perù da fotografare” di Vuela che, per questa esperienza, ha scelto la professionalità, le rinomate capacità e l’estro di Vittorio Sciosia, tra i più quotati traveller photographer a livello internazionale.
L’itinerario molto articolato tocca: Lima, Paracas, le Isole Ballesta, Ica, Huacachina Nazca, Chalhuanca, Cusco, la Valle Sacra degli Inca (Chinchero/Maras/Moray/Pisac, mercato e rovine/Ollantaytambo), Aguas Calientes, Machu Picchu, Cusco, Puno, il Lago Titicaca con le Isole Flottanti degli Uros, l’Isola Taquile e di nuovo Lima.
18 giorni di viaggio (partenza il 12 e rientro in Italia il 29 marzo) con guide e mezzi privati o suggestivi (come il treno di lusso Andean Explorer), dedicato agli appassionati di fotografia (si richiede la conoscenza base dell’uso della reflex, ma possono partecipare anche coloro che utilizzano macchine compatte) per imparare a realizzare immagini senza tempo e catturare luci, colori e sfumature.
Ma anche i volti e i sorrisi dei quechua, degli uros e dei popoli delle Ande. Scegliendo la qualità della luce più indicata (all’alba e nel tardo pomeriggio), sviluppando la propria sensibilità per la scelta delle inquadrature, le tecniche di ripresa, gli eventuali tagli e l’uso delle ottiche più adatte alla situazione.
Itinerario – prezzi e informazioni : “Vuela con noi” di Vuela srl sede direzionale: viale Monza, 1 – 20127 Milano. Uffici al pubblico: Via Padova 60 – 20131 Milano, tel.
02.26.80.91.17, info@vuela.it, www.vuela.it