Orticolario 2024: la danza di madre terra
Nel parco secolare di Villa Erba, a Cernobbio
La Terra, intesa come la “Madre Terra” da cui cui ha origine il tutto, è il tema che ha affrontato quest’anno Orticolario 2024, nella sua quattordicesima edizione.
Perchè la terra?
Perchè accoglie nel suo ventre i semi che non solo ci donano frutti preziosi ma ci stupiscono e ci deliziano con i loro colori e i loro profumi. Perchè, anche se noi umani non ne abbiamo sufficiente cura e rispetto e la cementifichiamo ad oltranza, continua a nutrirci incessantemente da secoli.
Perchè la terra con le sue piante ci permette di respirare e ci aiuta nella lotta all’inquinamento.
Non a caso protagoniste indiscusse di questa edizione – che si è appena conclusa – sono state le piante per la fitodepurazione.
Grazie a questo evento abbiamo infatti avuto la possibilità di conoscere le piante fitodepuratrici che hanno capacità trasformative inimmaginabili. Non sbagliamo certo se le definiamo vere e proprie sentinelle che non solo intercettano l’inquinante, ma lo contrastano con tutti i mezzi a loro disposizione.
Sono oltre 400 le piante adatte alla fitodepurazione di acque e suoli. Tra queste, ce ne sono alcune molto comuni, usate anche negli orti casalinghi e in giardino. Qualche esempio? Il cavolo, la rapa, il girasole, il mais, le felci, i pioppi, i salici, la canapa, gli Iris e la paludosa Canna indica.
Queste solo alcune delle motivazioni che hanno indotto a dedicare a lei, la Terra, i quattro giorni di Orticolario nel parco secolare di Villa Erba, un tempo di Luchino Visconti, sottolineando e celebrandone così l’importanza ma anche inducendoci a riflettere attraverso un percorso fra piante rare e insolite, installazioni, performance e numerosi premi a chi si è contraddistinto per il suo impegno in questo ambito.
Orticolario 2024: premi e installazioni
Quest’anno il premio “Per un Giardinaggio Evoluto 2024” – è stato conferito a Michele De Lucchi, architetto, designer e fondatore di AMDL CIRCLE perché nelle sue opere ha sempre saputo creare delle felici sintesi tra creatività e sensibilità per la natura.
Fra le installazioni, il premio “La Foglia d’oro del Lago di Como” (ideato e realizzato in esclusiva per Orticolario da Gino Seguso della storica Vetreria Artistica Archimede Seguso di Murano) se lo è aggiudicato lo Spazio STIHL “SETA. Sustainabile Environment and Textile Artwork“, progetto di Jonathan Arnaboldi e Matteo Pellicanò.
L’installazione rispecchia pienamente il tema del concorso, dimostrando un approccio consapevole e sostenibile molto attento ai dettagli, alla scelta botanica e alla qualità vegetale. Non solo. Evidenzia anche una forte collaborazione tra diverse professioni, la cui sinergia rappresenta il giardinaggio evoluto che guarda al futuro e, last but not least, ha la capacità di rappresentare la terra come fonte di vita, di arte e di cultura.
Orticolario non è solo un garden show o una mostra-mercato, ma, soprattutto, un’ evento dal doppio valore: le finalità benefiche e di supporto sociale incontrano la volontà di diffondere la cultura del paesaggio.
Le attività culturali in scena a Villa Erba sono realizzate infatti attraverso il Fondo Amici di Orticolario presso la Fondazione Provinciale della Comunità Comasca, che devolve poi i contributi a cinque associazioni del territorio lariano, impegnate a loro volta nell’evento.
Testo di Fabia Garatti – foto di Giovanna Dal Magro