Obesità: gli italiani sono disinformati sul problema
Il sondaggio YouGov e il programma Allurion
Obesità. Gli italiani sono disinformati sul problema
Obesità. Gli italiani sono grassofobici, inconsapevoli e disinformati sul problema.
L’obesità coinvolge seriamente la salute e il benessere psico-fisico. Ma in Italia non si approfondisce e si conosce solo superficialmente.
Un sondaggio realizzato da YouGov – società britannica internazionale si ricerche di mercato e analisi dati basata su internet – in occasione del World Obesity Day 2023 (il 4 marzo scorso) dimostra che gli italiani sono inconsapevoli del problema obesità.
Infatti, solo il 18% conosce la differenza tra obesità e sovrappeso. Disinformati sull’incidenza della malattia: il 47% dei connazionali sovrastima il numero di obesi in Italia (che sono invece il 20%), l’84% ritiene il problema sia aumentato a causa della pandemia e c’è pessimismo su un ritorno alla normalità.
Il tema della giornata dell’obesità (istituita nel 2015 da World Obesity Federation), di cui Allurion – multinazionale americana leader nel settore perdita peso – da quest’anno è partner ufficiale, è stato “Everybody needs to Act”: “Tutti devono agire”.
L’obiettivo è informare e sensibilizzare per invertire la crisi globale dell’obesità incoraggiando prevenzione.
Le ultime stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità rivelano che sono sovrappeso oppure obesi il 50% degli adulti e il 30% dei bambini e adolescenti del Pianeta, questi numeri sono in aumento.
Informare e sensibilizzare sul problema per combattere questo stigma, sono gli obiettivi del sondaggio commissionato da Allurion, in 7 paesi tra cui l’Italia.
Ed ecco i risultati relativi ai nostri connazionali.
La quasi totalità degli italiani – il 95% – è consapevole che l’obesità ha un impatto non solo a livello fisico, ma anche mentale. Il 95% è consapevole che l’obesità sia un fattore di rischio per altre malattie, tra cui il diabete.
In Italia siamo convinti che il problema sia principalmente legato alla familiarità e non conosciamo la differenza tra sovrappeso e obesità.
Mentre due terzi dei britannici ritiene che l’obesità interessi maggiormente la fascia di popolazione poco istruita, è solo il 40% degli italiani a pensarlo.
Per l’83% degli italiani l’obesità dovrebbe essere considerata una malattia. In ogni caso pensiamo che in Italia la discriminazione legata al peso sia maggiore rispetto al passato e, al riguardo, media e social media hanno una notevole responsabilità.
Per molti il sovrappeso è causa di atti di bullismo, da prevenire con programmi scolastici ad hoc.
L’Obesità e il Programma Allurion
“Il programma Allurion è un percorso di educazione alimentare e perdita di peso” spiega il Dottor Giuliano Ubezio, dietista Allurion “nei primi 4 mesi il paziente si abitua a nuove regole alimentari e in 6 mesi può perdere fino al 15-20% del proprio peso”.
“Allurion obbliga il paziente a mangiare correttamente, comportamento che senza altro mezzo e solo con la forza di volontà sarebbe difficile da attuare e mantenere nel tempo” continua Ubezio. “Per questo motivo i risultati ottenuti con questo percorso sono stabili negli anni a venire senza incorrere in ricadute demotivanti e non salutari”.
La società americana Allurion Technologies ha creato e brevettato nel 2017 il palloncino gastrico utilizzato nel mondo da oltre 100.000 pazienti in 60 paesi.
Allurion è un’azienda pioniera di primo piano nello sviluppo di esperienze di calo ponderale innovative, scalabili e sicure.
Allurion Technologies, leader nel settore della perdita di peso con soluzioni non invasive si è posizionata 137° su 500 aziende nella classifica del Financial Times delle aziende americane a più rapida crescita del 2022 (’Americas’ Fastes Growing Companies 2022’’).
Dal 2023 Allurion diventa una società quotata in Borsa a New York, grazie all’accordo con la Spac Compute Health Acquisition Corp.
Maggiori informazioni sul sito: allurion.com/it
Un film per mettere l’obesità in primo piano
Nel film “The Whale” di Darren Aronofsky che parla di obesità e di grassofobia, “fatphobia” come la chiamano gli americani indignati dalla storia raccontata in odore di Oscar per la magistrale interpretazione dell’attore Brandon Fraser.
Charlie è il protagonista del film e racconta la sua storia di declino e solitudine legata ai chili di troppo.
E’ un insegnante d’inglese di 300 kg che vive con il dramma dell’obesità e che ha deciso di mangiare fino a morire, portando il peso fisico e psicologico della sua malattia.