Spettacoli

Noi e loro: intensa interpretazione di Vincent Lindon

Vincent Lindon è Pierre, operaio e padre single che cresce da solo i suoi due figli in “Noi e loro” (titolo originale: Jouer avec le feu), il film di Delphine e Muriel Coulin, dove recita accanto a Stefan Crepon e Benjamin Voisin che interpretano Fus e Louis, i figli che ha tirato su da solo dopo la morte della moglie.

Un padre e due figli

Mentre il più giovane si impegna negli studi nella prospettiva di ottenere una laurea, Fus, il maggiore, fatica a trovare la sua strada in un mondo che sente ostile e si avvicina a movimenti violenti e razzisti, agli antipodi dei valori paterni. Le conseguenze saranno drammatiche.

Il film mette in scena i complessi rapporti di un milieu familiare tutto al maschile, sorretto da amicizie maschili, con interessi e passatempi decisamente maschili.

Le due sorelle registe hanno saputo ben ricreare questo universo, attraverso i dialoghi asciutti che non vanno mai a fondo delle questioni, che piuttosto rifuggono per poi risolverle con azioni distruttive.

Eppure sentiamo circolare un sincero affetto tra i tre protagonisti, che insieme hanno affrontato il dramma della perdita dell’unica figura femminile, evocata nelle fotografie e nei ricordi, in genere sottaciuti perché ancora intrisi di sofferenza.

Eppure è proprio questa incapacità di comunicare che contribuisce al processo di ribellione autodistruttiva che incombe su Fus e che viene denunciata infine in una scena madre di grande intensità dallo stesso padre.

Noi e loro: il difficile dialogo tra padri e figli

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La difficoltà di comunicare con i figli e la crisi dei giovani nel mondo contemporaneo, sempre più avaro di certezze e speranze nel futuro, è al centro dell’attenzione delle sorelle Coulin, che mostrano grande finezza nel ritrarre un mondo di maschi in difficoltà.

Pierre vive con i suoi compagni di lavoro in base ai valori di solidarietà in cui crede, ma è in difficoltà si fronte ai figli non più bambini, come li rivede in una sequenza onirica.

E non riesce a stabilire un dialogo vero con il più fragile di loro. Ne diventerà consapevole, quando ormai sarà troppo tardi.

Vincent Lindon, un attore pluripremiato

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Lindon è stato recentemente insignito del Master ad Honorem in Arti del racconto. Letteratura, cinema, televisione conferito dall’Università IULM di Milano, che ha inteso riconoscere la straordinaria carriera dell’attore francese, iniziata negli anni Ottanta, che lo ha visto interprete nella impegnata trilogia sugli aspetti negativi del neocapitalismo diretta da Stéphane Brizé, che comprende La legge del mercato,  In guerra  Un altro mondo.

A Venezia, oltre alla Coppa Volpi, Noi e loro si è aggiudicato uno dei premi collaterali più importanti, il Leoncino d’oro, premio istituito da Agiscuola, la cui giuria è composta da giovani da tutta Italia.

Dal libro al film secondo Muriel e Delphine Coulin

Noi e loro è ispirato al pluripremiato romanzo “Quello che serve di notte” di Laurent Petitmangin, edito in Italia da Mondadori.

Continuerei ad amare mio figlio se le sue idee diventassero diametralmente opposte alle mie? Rimarrebbe mio figlio o cambierebbe così tanto da non riconoscerlo più e volerlo rinnegare? Si può perdonare tutto? In un momento politico in cui gli estremi hanno la meglio, sono queste le domande che ci hanno ispirato a realizzare questo film. Questa storia di famiglia, convinzioni politiche, vergogna e riconciliazione è anche la storia del nostro Paese.“

Come comportarsi con chi ha convinzioni politiche diametralmente opposte alle nostre? Dobbiamo respingerli a priori? Questo vale soprattutto per quei giovani che si illudono che una soluzione radicale potrebbe risolvere i loro problemi.

“Pensiamo che sia più interessante identificare i punti di non ritorno: il punto in cui non si riconosce più una persona che si pensava di conoscere, perché le sue idee sono diventate indifendibili. Sono questioni che non vengono affrontate molto spesso nel cinema, anche se sono onnipresenti nella nostra vita. Abbiamo deciso di affrontarle di petto.”

Le due registe si sono documentate sui meccanismi di deriva verso l’estrema destra. “Abbiamo anche cercato di scoprirlo da noi, ma è difficile perché si viene subito notate. Non si vedono molte donne nei circoli di estrema destra”, come si nota anche nel film.

Noi e loro: scelte di regia

La vicenda si sviluppa soprattuto nella casa, nel chiaroscuro, che richiama l’enigma che è il figlio per Pierre. Le inquadrature tagliano lo spazio con luci e ombre che isolano i personaggi, che in altri momenti vediamo riuniti nella cucina, dove si prendono cura gli uni degli altri e si sentono vicini, legati da sincero affetto.

Per i due fratelli il futuro è fuori dalla casa paterna, ma mentre Louis va alla Sorbona, Fus ne resta prigioniero.

Nelle ricorrenti sequenze notturne sui binari della ferrovia il padre con le sue torce guida i treni, ma in famiglia non riesce a guidare suo figlio.

Noi e loro, di Muriel e Delphine Coulin nei cinema dalla fine di febbraio – distribuzione https://iwonderpictures.com/