Museo Galleria Borghese: ospiterà Diego Velázquez
Dal 29 marzo al 30 giugno nasce una collaborazione con le Gallerie Nazionali di Arte Antica
Museo Galleria Borghese. Grande bellezza, come tutta Roma: grande anche per la sua vastità, per il clima e l’arte – trasversale nei secoli – e per la presenza ‘viva’ di un passato unico nei secoli.
Come scrive Aldo Cazzullo nel suo ‘Quando eravamo i padroni del mondo” (HarperCollins): “L’Impero Romano non è mai caduto. Tutti gli imperi della storia si sono presentati come suoi eredi: l’Impero Romano d’Oriente, il Sacro Romano Impero di Carlomagno; Mosca la terza Roma, l’Impero Napoleonico e quello britannico, i regimi fascista e nazista…Negli Stati Uniti, per Capitol Hill il punto di riferimento è il Pantheon”.
Il fascino della storia di Roma, che ha ispirato e condizionato i signori della politica, non può che stravolgerci di emozione ad ogni passo. Anche quello che ci conduce – attraverso un percorso tra il verde elegante e selvaggio del parco di Villa Borghese – al Museo Galleria Borghese che custodisce ed espone, nelle sue splendide sale affrescate, una collezione di sculture, bassorilievi e mosaici antichi, nonché dipinti e sculture dal XV al XIX secolo.
Tra i capolavori della raccolta, ci sono opere di Caravaggio, Raffaello, Tiziano, Correggio, Antonello da Messina, Giovanni Bellini e le magnifiche sculture di marmo – morbido come carne – di Gian Lorenzo Bernini (David, Apollo e Dafne, Enea con Anchise e Ascanio, il ratto di Proserpina) e di Antonio Canova (la statua – ritratto di Paolina Borghese Bonaparte).
Se non bastasse, oltre 260 dipinti sono custoditi nei Depositi della Galleria Borghese, collocati sopra il piano della Pinacoteca e allestiti come una quadreria. I Depositi della Galleria Borghese sono visitabili su prenotazione.
Il Museo Galleria Borghese è anche arte vitale e in continua evoluzione
Dal 29 marzo al 30 giugno nasce una collaborazione con le Gallerie Nazionali di Arte Antica per permettere al pubblico di continuare a fruire del patrimonio conservato al primo piano della Galleria Borghese anche durante l’ambizioso progetto di rinnovamento e tutela reso possibile grazie ai fondi del PNRR.
Cinquanta opere verranno infatti trasferite nell’Ala Sud del piano nobile di Palazzo Barberini.
Questa iniziativa è un’occasione unica e imperdibile per mettere in dialogo due collezioni che condividono una storia simile, legata a due figure cruciali della vita romana del Seicento, Maffeo Barberini e Scipione Borghese, in un’ideale vicinanza storica e culturale.
Capolavori assoluti, quali il Ritratto d’uomo di Antonello da Messina, la Madonna col Bambino di Giovanni Bellini, la Madonna con Bambino, san Giovannino e angeli di Sandro Botticelli, il Ritratto di giovane donna con unicorno di Raffaello, Susanna e i vecchioni di Peter Paul Rubens, l’Amor Sacro Amor Profano di Tiziano, la Predica del Battista di Paolo Veronese, solo per citarne alcuni, continueranno così ad essere fruibili al grande pubblico.
“Nello svolgimento di interventi importanti del PNRR che cambieranno l’aspetto della Pinacoteca al primo piano della palazzina, la Galleria Borghese, con uno sforzo eccezionale di tutto il suo personale, non chiuderà mai e durante i lavori rimarrà visitabile. La mostra a Palazzo Barberini consentirà di rendere sempre visibile il patrimonio della Galleria” afferma Francesca Cappelletti, Direttrice della Galleria Borghese.
Programma espositivo dal 25 marzo
Ed ecco il programma che si apre in primavera, dal 25 marzo al 23 giugno 2024, con l’esposizione del dipinto Donna in cucina con Cena di Emmaus – la prima opera conosciuta di Diego Velázquez (1599-1660) proveniente dalla collezione permanente della National Gallery of Ireland – e allestito nella Sala del Sileno che ospita i dipinti di Caravaggio.
La mostra apre automaticamente il confronto tra l’opera di due Maestri assoluti del Barocco: Velázquez è un artista internazionale, che visita Roma per ben due volte nel corso della vita e che, come Rubens, cui il museo ha da poco dedicato una mostra, fa parte di quella schiera di artisti stranieri che dalla città e dai suoi maestri traggono insegnamento e ispirazione.
Il confronto tra Donna in cucina con Cena di Emmaus e La Madonna dei Palafrenieri (1605), Il giovane con canestra di frutta (1595 c.a), il San Giovanni Battista (1609-10), David con la testa di Golia (1606-7/1609-10) e Autoritratto in veste di Bacco (Bacchino malato) (1595 c.a) di Caravaggio si presta a letture che rivelano prospettive inedite di approfondimento, collocando la mostra in quel filone dedicato allo sguardo degli artisti stranieri sulla Città Eterna cui il museo dedica da tempo una parte consistente della sua ricerca.
Informazioni
Per ragioni di sicurezza legate alla conformazione dell’edificio storico, l’accesso al Museo è regolamentato in turni di visita di due ore l’uno, per un massimo di 360 persone ciascuno, con uscita obbligatoria a fine turno.
Durante tutto il periodo dell’esposizione sono previste delle agevolazioni sui biglietti. Il biglietto di Galleria Borghese è ridotto a 11 euro (salvo i diritti di prenotazione obbligatoria, le gratuità e le riduzioni di legge). Coloro che avranno acquistato tale biglietto hanno diritto a visitare le Gallerie Nazionali di Arte Antica ad un costo molto agevolato (5 euro), godendo al contempo di tutto lo straordinario patrimonio e delle iniziative in corso.
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