Malta sostenibile: viaggio nelle isole del miele
I progetti turistici per ridurre l’impatto ambientale
Malta sostenibile? Sì è un valore aggiunto per le isole del miele. L’arcipelago di Malta è già decisamente conosciutissimo, basti pensare ai templi megalitici, all’impianto cinquecentesco e alla cinta muraria della capitale, La Valletta, fondata dai Cavalieri di San Giovanni, a Mdina, l’antica capitale, al verde e alle attrazioni dell’isoletta di Gozo, al meraviglioso mare di Comino con la Laguna Blu e la Laguna di Cristallo e alle 12 spiagge bandiere blu dell’arcipelago.
Le isole sono raggiungibili via mare in kayak e in barca e attraversabili con minimo impatto ambientale (bicicletta, segway, le piccole auto elettriche rolling geek).
In tanta bellezza e varietà acquistano sempre più valore e importanza le virtuose storie di sostenibilità e pratiche ambientali responsabili praticate nell’isola, che nel 2023 hanno portato l’arcipelago a classificarsi al quarto posto su 180 Paesi nell’ EPI (Indice di Performance Ambientale) dell’Università di Yale.
Malta sostenibile: i progetti
A Valletta sono stati portati avanti vari progetti di riqualificazione del tessuto urbanistico che hanno letteralmente rigenerato alcune vie (Strait Street, Senales, Cospicua, Vittoriosa) e alcuni palazzi d’epoca, riconvertiti in Boutique Hotel di design.
Nell’arcipelago diversi hotel hanno ricevuto il Certificato Eco grazie all’adozione di pratiche eco friendly, come il Paradise Bay Hotel, che sfrutta l’energia solare e si occupa del trattamento delle acque, e alcune strutture della catena AX Hotels che puntano alla decarbonizzazione e alla riduzione degli sprechi.
Un turismo responsabile è sostenibile è stato possibile grazie ad accordi tra l’Ente del Turismo e il GSTC (Global Sustainable Tourism Council). Ciclismo, escursionismo, corsa su strada, equitazione sono stati molto incentivati, oltre ad altre attività sportive, tra cui l’arrampicata su roccia e l’adrenalinico abseiling, senza dimenticare gli sport acquatici.
Sostenibilità e valorizzazione ambientale accompagnano non solo il turismo ma anche l’agricoltura. I Malta Rural Tours, creati dall’impresa sociale Merril, mettono in rete i produttori locali (olio, vino, apicoltura …) e i saperi artigianali (strumenti musicali, produzione del sale).
Una delle ipotesi sull’ origine del nome “Malta” è proprio la sua derivazione dal greco melitta/ape e meli/miele, a conferma della cultura del miele, praticata dai Fenici, così diffusa nell’arcipelago. L’apicultura maltese vede un mix di conservazione e innovazione, che parte da un’attenta conservazione dell’habitat naturale.
L’eclettica gastronomia maltese
Tanti eccezionali prodotti agricoli e di mare possono essere gustati nella eclettica cucina maltese, influenzata soprattutto dalla cucina italiana e provenzale. I piatti più diffusi sono i pastizzi di pasta filo ripiena e la ftira maltese o pane maltese ad anello, variamente ripieno; molti piatti sono cucinati nel vino.
Spesso i ristoranti utilizzano prodotti “dalla fattoria alla tavola”.
Negli Xara Gardens, appartenenti alla Collezione Xara, agricoltori e chef collaborano stabilendo all’insegna della sostenibilità le colture stagionali, utilizzate poi per produrre cibo sano e di qualità nei ristoranti e nei catering; si afferma così un modello di regenerative farming, che riduce gli sprechi, è attenta al mantenimento delle caratteristiche del suolo e, grazie all’acquaponica, trasforma i rifiuti in risorsa.
Infatti, il compost del pesce allevato in vasca diventa fertilizzante per le piante, gli avanzi di cucina nutrono gli insetti di cui poi si nutriranno i pesci. L’azienda agricola acquaponica Tal-Kampanjol ha ridotto del 90% l’utilizzo di acqua, azzerato pesticidi, erbicidi e prodotti dannosi e utilizza energia rinnovabile per il 95%.
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