Let’s poop! (“facciamo la pupù!”) per un intestino in salute
Il metodo Adamski e la salute dell’intestino
Scopriamo come mantenere in salute l’intestino con buone regole e… con il metodo Adamski.
E’ facile dare per scontato che l’organismo funzioni. Siamo abituati a non accorgerci del nostro corpo fino a quando…non smette di funzionare correttamente o richiama l’attenzione mediante il dolore.
La soluzione vincente è disintossicare!
In questo periodo, come ogni anno, si sente parlare spesso dell’importanza della disintossicazione.
Per avere un corpo sano, tonico e – perché no – piacevole a vedersi, dobbiamo prendercene cura e una delle prime cose da fare, dopo l’inverno, è eliminare le tossine.
Come? Mangiando cibi sani, con pochi zuccheri (compresi i dolcificanti artificiali), grassi, farine raffinate, additivi chimici, alcol e caffeina; magari con un occhio agli abbinamenti e alle porzioni.
Bevendo acqua e facendo movimento.
In realtà, già seguire queste indicazioni sarebbe sufficiente per aiutare il nostro organismo a depurarsi.
E’ possibile, tuttavia, che sia necessario un intervento un più energico. Ciò accade, soprattutto, quando stomaco e intestino non funzionano come dovrebbero.
L’intestino è uno degli organi che raramente ascoltiamo, nonostante le parole spese per ricordare che l’intestino è centrale per una buona salute: si è addirittura detto che l’intestino è un “secondo cervello”.
Evacuare troppo spesso o troppo di rado, può far sentire a disagio, gonfi e infastiditi o addirittura interferire con la capacità del corpo di assorbire i nutrienti dal cibo ingerito. Avere un funzionamento intestinale regolare è fondamentale per restare sani.
Gioca, infatti, un ruolo centrale nello stato di salute generale (tanto fisico quanto emotivo), eliminando gli scarti e le tossine dall’organismo. Ippocrate – il più celebre medico dell’antichità – diceva, non a caso, che tutte le malattie cominciano nell’intestino.
Quando mangiamo, il cibo si muove attraverso l’intestino grazie alla peristalsi. Durante questo movimento, i muscoli si contraggono e si rilassano, consentendo al cibo e ai liquidi di mescolarsi e passare attraverso il tratto digestivo.
La peristalsi agisce come le onde del mare e aiuta a rimuovere la materia fecale dal tratto digestivo per eliminarla.
Un altro tipo di movimento, la segmentazione, ha luogo soprattutto nell’intestino crasso e nel tenue e si ritiene faciliti l’assorbimento dei nutrienti. Come funzioni è ancora oggi un mistero.
Comunque, dalle ricerche è emerso che il processo coinvolge sia i nervi che i muscoli, i quali lavorano insieme per generare un movimento ritmico che consente l’assorbimento delle sostanze nutrienti.
Questa scoperta fa luce, tra l’altro, su come si presenta un movimento intestinale irregolare. In particolare, la segmentazione è troppo debole quando vi è la diarrea mentre è troppo intensa quando c’è costipazione. Un’anormale attività di segmentazione può anche essere collegata al dolore mentre si mangia.
Attenzione alla ‘pupù.
Se avete l’abitudine di scaricarvi velocemente, potrete trarre degli indizi interessanti sulla vostra salute generale osservando le caratteristiche della vostra materia fecale, cioè forma, colore, consistenza, frequenza e odore.
Come prima cosa è importante sapere quali sono le condizioni normali dell’evacuazione.
Una delle domande più comuni riguarda la frequenza. Quando si parla di regolarità, s’intende una valutazione personale: in genere, si va da tre evacuazioni al giorno a tre alla settimana. Più importante della frequenza è la facilità con cui si evacua.
Se avete bisogno di spingere o fate fatica, c’è qualcosa che non va: evacuare non dovrebbe richiedere uno sforzo maggiore che urinare o emettere gas. E’ consigliabile fare attenzione ai cambiamenti improvvisi nel funzionamento del vostro intestino, perché potrebbero indicare un problema.
Vi sono diversi fattori che possono modificare la regolarità, come la dieta, i viaggi, i farmaci, gli sbalzi ormonali, il sonno, l’attività fisica, le malattie, la gravidanza, lo stress eccetera. Se la vostra materia fecale cambia di aspetto e ciò è accompagnato da dolori, parlatene col medico.
L’importanza del wc.
Un altro aspetto importante è la posizione assunta, che può influire sulla facilità di eliminazione e anche accrescere il rischio di problemi intestinali o pelvici, incluse stitichezza ed emorroidi.
La maggior parte delle persone evacua seduta sul wc, ma ciò richiede uno sforzo in più che ha alcuni effetti collaterali indesiderati, fra cui una temporanea interruzione del flusso cardiaco.
Sedere sul moderno wc ci costringe a tenere le ginocchia a un angolo di 90 gradi rispetto all’addome; la posizione accucciata – ancora oggi utilizzata dalla maggior parte della popolazione mondiale – invece, mette le ginocchia molto più vicine al busto e quindi facilita e migliora la defecazione.
Stare accucciati allunga il retto, rilassa il muscolo pubo-rettale e consente di svuotare completamente il cieco senza sforzarsi, prevenendo così il ristagno fecale e l’accumulo di tossine nel tratto intestinale.
La stitichezza è uno dei problemi intestinali più comuni. Le feci si presentano dure e asciutte e la loro eliminazione è faticosa e poco frequente. Fare fatica non è normale, né lo sono la sensazione di non aver eliminato tutto, il gonfiore, e i crampi che permangono dopo aver defecato.
Se avete più di 65 anni, il rischio di soffrire di stitichezza cronica aumenta considerevolmente. Se siete stitici, inserite nella vostra dieta cibi integrali, soprattutto verdure e frutta fresca, che apportino fibre e nutrienti. Ricordate che – contrariamente a quanto spesso si crede, specie parlando di cereali integrali – la maggior parte dei cereali contiene glutine, che contribuisce alla stitichezza (o, in alcuni casi, ha un effetto irritante).
Una consulenza mirata.
Per chi volesse imparare a digerire ed evacuare bene – e, quindi, vivere più sani, più in forma e più a lungo – è possibile rivolgersi ai consigli di un esperto.
Frank Laporte-Adamski, naturopata e osteopata, da oltre trent’anni promuove un metodo alimentare finalizzato a trattare nel modo migliore il “secondo cervello” che abbiamo nella pancia, da cui dipende oltre il 70% delle funzioni del nostro sistema immunitario.
Adamski suggerisce di evitare l’abbinamento di alimenti lenti e veloci: se questi vengono mescolati (come spesso accade) i tempi di digestione aumentano vertiginosamente e l’apparato digerente non riesce ad eliminare del tutto i residui. Alla cura dell’alimentazione Adamski suggerisce di accompagnare l’esercizio fisico (che sollecita il diaframma) e i massaggi al ventre, essenziali per riattivare la circolazione e ridurre il gonfiore.
Per avvicinarsi al metodo vi suggeriamo di leggere il suo libro “La dieta Adamski” edito da Vallardi, o di fissare un appuntamento direttamente con lui, presso il Gymmo PT Studio di via Paleocapa 1 a Milano (info@gymmoptstudio.it).
“La strada verso la felicità comincia dal bagno di casa vostra!” dice Adamski.
E c’è da credergli.
La pubblicazione dell’immagine di copertina ci è stata gentilmente concessa dal brand Poo-Pourri , lo spray per il bagno, con numerose profumazioni, che si utilizza per eliminare i cattivi odori prima della loro comparsa. Provare per credere, ve ne parleremo quanto prima in queste pagine.