L’erotismo del corpo, il gioco della seduzione
L’erotismo del corpo. Tutti i sensi partecipano al gioco della seduzione -l’odore, l’aspetto e il movimento, il tocco e i suoni di una figura – e sopra a tutto il cervello che li dirige. La provocazione nell’esibire il corpo, nello scoprirlo, l’attrarre in modo esplicito, denuda parti sessualmente caratterizzate: il seno con le scollature e le trasparenze, le gambe con le gonne corte o con gli spacchi, l’ombelico e i fianchi – arrivando all’attaccatura dell’inguine – e la piega dei glutei con i pantaloni a vita bassissima. La sfida esibizionista fa parte della natura femminile. E ricordiamo che lo strip tease è sempre stato uno spettacolo – pubblico o privato – interpretato dalla donna, così come la più recente lap dance (il moderno spogliarello maschile è soprattutto autoironico).
Esibirsi, anche soltanto mostrando un capo di biancheria sexy, è un meccanismo erotico che fa cadere le inibizioni. Vissuto nel mondo della fantasia oppure nella realtà, il desiderio di farsi guardare può essere eccitante, per donne e uomini. L’artista Marina Abramovich, afferma che: “Gli oggetti osceni e i genitali maschili e femminili hanno una funzione importante, legata soprattutto ai riti naturali”. Non c’è niente di sbagliato o, meglio di preoccupante, dal punto di vista psicologico, nell’impulso a farsi guardare per accendere l’eros. Soltanto se diventa un’idea ossessiva, può sconfinare nella perversione, che non è mai appagante (l’esibizionismo come comportamento sessuale deviante, compulsivo e ossessivo, che consiste nel mostrare i propri genitali in pubblico, di essere guardati mentre si fa sesso, durante un orgasmo…riguarda quasi esclusivamente l’individuo maschile) e, ovviamente, se non disturba la sensibilità degli altri, altrimenti diventa prevaricazione.
“La donna tende ad eccitarsi con immaginazioni di tipo narcisistico nelle quali proietta la propria capacità seduttiva” spiega Chiara Simonelli, psicosessuologa. “Le fantasie femminili sono spesso alimentate da immagini di film, o dal rivivere rapporti sessuali molto soddisfacenti vissuti nel passato. Nei maschi, invece, sono al primo posto le fantasie erotiche legate al vedere, al toccare, al baciare i genitali femminili o riferite ai propri genitali”. L’erotismo maschile passa in primo luogo attraverso gli occhi e l’eccitazione che ne deriva innalza i livelli di testosterone.
Il corpo, e soprattutto i suoi movimenti, è il protagonista della scena in SEXXX, lo spettacolo di Matteo Levaggi – il coreografo che ha dato una scossa al mondo della danza contemporanea – messo in scena dal Balletto Teatro di Torino. Il regista Davide Ferrario ne rimane talmente affascinato che decide di farne un film. Come sempre accade per le opere di Ferrario, però, SEXXX non è solo la documentazione di quanto il regista osserva quella sera. La messa in scena della coreografia per il cinema – realizzata con montaggio e punti di vista insoliti per la videodanza tradizionale e con una colonna sonora che contempla David Bowie, Ultravox, Giorgio Canali, The Longcut, Ooioo e Massimo Zamboni mentre la musica originale per il balletto è di Bruno Raco – si arricchisce infatti di ricognizioni visive sul corpo nudo raccontato attraverso varie forme espressive, dalla pittura classica ai set dei film porno, con anche l’aggiunta di una sorta di fiction in forma di cortometraggio. Dopo la presentazione all’ultimo Torino Film Festival, dove SEXXX ha conquistato pubblico e critica, la stessa Madonna ha chiesto di vedere il film, inviando quindi i suoi apprezzamenti al regista. Adesso l’appuntamento con SEXXX, che inizia tra poco la sua carriera internazionale con l’invito al Festival di Mosca, sarà nelle sale italiane il 4 e 5 luglio (elenco dei cinema su www.nexodigital.it) per approfondire il tema del corpo, della sua potenza fisica, ma anche della sua grazia e del ruolo spesso esasperato che ricopre nel mondo contemporaneo.
Spiega Ferrario “Il corpo e il suo linguaggio sono da sempre tra i temi che mi interessano di più. Per questo SEXXX è una ricognizione visuale sulla messa in scena del corpo nudo: dai nudi classici di Tintoretto e Palma il Vecchio fino a quelli dei set porno visitati quando realizzai GUARDAMI. Insieme danza, documentario, fiction e forse video arte, il film non si lascia ingabbiare da nessun genere. Ho cercato di riprendere la danza come se raccontasse una storia, utilizzando uno stile strettamente cinematografico, quasi che la macchina da presa fosse un altro elemento della coreografia, spesso aggiungendo movimento a movimento. Credo che l’esperienza che ne avrà lo spettatore sarà lontanissima da quella del punto di vista della platea che ha visto lo spettacolo a Collegno”.
Il film di Ferrario non si rivolge solo agli appassionati di danza moderna – che potranno interrogarsi sul corpo abusato del ballerino che, al giorno d’oggi, è sempre di più alla ricerca della tecnica, della potenza fisica e di un’ideale di perfezione che rende più difficile trasmettere emozioni– ma parla anche a coloro che cercano di comprendere il ruolo della fisicità e del gesto nel mondo contemporaneo, come testimonia la sequenza della performance di Levaggi stesso con gli artisti visivi Corpicrudi. Un viaggio che comincia ad un bivio dove i corpi dei danzatori si ritrovano esausti, ma allo stesso tempo spinti ad apparire sempre più potenti, abbattendo le barriere del suono, del ritmo, della resistenza fisica. Unʼopera ribollente nel suo movimento al vetriolo che conduce lo spettatore in un viaggio di umori e pulsioni sensuali contrastanti. Un vortice di passi ben ancorati al linguaggio accademico, esemplificato anche dallʼutilizzo di scarpette da punta, sia per le danzatrici che per i danzatori.
SEXXX di Davide Ferrario, prodotto da Rossofuoco con il sostegno di Lombardia Film Commision e Film Commission Torino Piemonte, sarà nelle sale italiane solo il 4 e 5 luglio distribuito da Nexo Digital con il media partner MYmovies.it.