Leonardo- La macchina dell’immaginazione, a Palazzo Reale
L’esposizione multimediale a cura dello storico dell’arte Edoardo Villata
Leonardo- La macchina dell’immaginazione, a Palazzo Reale di Milano. La natura, la città, il paesaggio le macchine di pace e quelle di guerra, l’anatomia umana e infine, al di sopra di tutto, la pittura: questi gli sterminati interessi che hanno guidato il pensiero e l’azione di Leonardo e che la mostra con cui Milano apre le celebrazioni dei 500 anni dalla nascita del genio di Vinci propone in termini interattivi, con installazioni coinvolgenti e che stimolano lo studio e l’immaginazione, quello che forse Leonardo vorrebbe proprio che fosse l’effetto della sua opera.
L’esposizione multimediale allestita a Palazzo Reale a cura dello storico dell’arte Edoardo Villata, per iniziativa del Comune di Milano-Cultura, e dell’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani, è stata realizzata da Studio Azzurro integrando linguaggi e competenze diverse, dal video all’animazione grafica ai sistemi interattivi.
Sette videoinstallazioni, di cui cinque interattive, propongono un racconto di immagini e suoni che ci introducono nel mondo di Leonardo, che così straordinariamente ha saputo anticipare il nostro tempo: Le Osservazioni sulla natura; La città; Il paesaggio; Le Macchine di pace; Le Macchine di guerra; Il Tavolo anatomico; La pittura.
Le grandi macchine scenografiche, ispirate a disegni leonardeschi, come giganteschi fogli di appunti in attesa di essere consultati, avvolgono il visitatore in immagini e suoni che mescolano le riproduzioni dei disegni originali con animazioni, fotografie, filmati iperrealistici o astratti, collegati per analogia o contrasto, per sottolineare il carattere “eversivo dei disegni leonardeschi, mentre in altri forniscono una sorta di controcanto affettuoso e ironico» scrive il prof. Villata.
Il visitatore si troverà quindi a contatto con alcuni esempi delle idee e degli studi di Leonardo: la veduta a volo di uccello, le macchine, sia a uso civile, sia a uso militare, le mappe, gli studi sull’anatomia dei cavalli e dei volatili; ma anche a terrificanti immagini di diluvio, a volti trasfigurati dall’ira, a malinconici pensatori, a tenere e divertite immagini di cani, di gatti o di granchi. Il tutto sempre commentato da suoni, che talvolta accennano a diventare un abbozzo di frase musicale, e da citazioni tratte dai manoscritti leonardeschi».
L’interazione avviene attraverso la modulazione della luce e della voce: le parole chiave proposte per ciascune delle tematiche individuate, una volta pronunciate, danno vita alle narrazioni video. Studio Azzurro ha costruito uno spazio in cui i visitatori entrano nell’immaginazione di Leonardo, attraverso un mondo di macchine talvolta trasparenti, talvolta opache come la carta dei fogli degli appunti dei preziosi codici leonardeschi.
L’istallazione Le Osservazioni sulla natura pone il visitatore nella posizione di un osservatore che analizza gli eventi naturali e scopre la geometria nascosta nelle cose.
Nella sezione sulla Città si vede come Leonardo considerasse le dinamiche urbane e le esigenze quotidiane di una società complessa.
Qui vediamo, ad es., macchine pensate per ridurre la fatica umana nelle costruzioni, mentre nel Paesaggio si osservno le sue innovative vedute a volo d’uccello e le indicazioni per “fingere” meglio al realtà con la pittura e con il disegno.
Pulegge, catene, ruote dentate, igrometri, seghe idrauliche, progetti di chiuse, di canali, viti senza fine, ventilatori, ecc. sono tra le molteplici Macchine di pace ideate da Leonardo, tra cui quelle per il volo e per “camminare sull’acqua”, tutte assai vicine a ciò che poi la scienza ha realizzato. E poi si passa alle Macchine di guerra, “pazzia bestialissima”, che si manifesta nei disegni con i volti, i gesti, le espressioni degli uomini in battaglia.
Il Tavolo anatomico esprime l’appassionato studio del corpo umano “sì bello strumento”, “con tanta varietà di macchinamenti”.
Infine si conclude con l’istallazione sulla Pittura, che per Leonardo è una scienza, arte superiore poiché unisce il bello e il vero: “l’uomo ha da dipingere due cose principali: l’uomo e il concetto della mente sua”.
Una decina di capolavori leonardeschi emergono dal buio attraverso un’illuminazione graduale che fa emergere via via i soggetti, i particolari dello sfondo, i colori, le luci.
E questo è solo un inizio del viaggio che potremo compiere nell’universo di Leonardo da Vinci in quest’anno a lui dedicato.
La mostra Leonardo. La macchina dell’immaginazione – in programma a Palazzo Reale dal 19 aprile al 14 luglio 2019 – a cura di Treccani, Studio Azzurro, con il supporto di Arthemisia e la consulenza scientifica Edoardo Villata è promossa dal Comune di Milano – Cultura, da Palazzo Reale e da Treccani.