L’amore secondo Kafka: nei cinema il 31 ottobre
Dal 31 ottobre nei cinema è possibile vedere “L’amore secondo Kafka – La gloria della vita” dei registi Judith Kaufmann e Georg Maas, in occasione del centenario della morte dello scrittore boemo. Franz Kafka (1883-1924) è nato a Praga in un’agiata famiglia ebraica, ma è stato uno scrittore di lingua tedesca. E’ unanimemente considerato tra i maggiori autori del ‘900 per l’esplorazione dei temi dell’assurdo, dell’alienazione, dell’oppressione della burocrazia sull’individuo.
Il flm, tratto dal libro “Die Herrlichkeit des Lebens” di Michael Kumpfmüller, racconta l’ultimo anno di vita di Kafka e il suo incontro con la giovane Dora Diamant, ebrea polacca, insegnante e attrice, con cui vivrà intensamente il suo periodo più felice.
Kafka ne è subito affascinato: Dora è attiva, indipendente, socialmente impegnata.
Si incontrano sulla costa del Mar Baltico: lui, gravemente malato di tubercolosi, è andato a trascorrere un breve periodo e lei lavora in una colonia, un centro sociale ebraico, dove fa un po’ di tutto insieme ai bambini con generosità e sensibilità.
Kafka, sempre accompagnato da un’allure malinconica, è immediatamente attratto dalla vivacità di Dora.
Si trasferiscono a Berlino, ma per poco: i problemi economici e soprattutto il peggioramento della salute di Kafka li costringono prima a separarsi e poi a riunirsi nel sanatorio vicino in Austria, dove lo scrittore morirà amorosamente assistito da Dora, che si rivelerà fino alla fine saggia e determinata.
Kafka e Dora
Per tutta la vita, fin dall’infanzia, Kafka sarà segnato dal conflitto con il padre, dall’impossibilità di competere con la sua figura se non a patto di perdere la propria identità e dall’oppressività della famiglia.
A 40 anni è ancora intrappolato in questa fragilità emotiva. Anche il passato di Dora non è stato facile, con ostinata indipendenza ha difeso la propria libertà, allontanandosi da un padre rigido e retrogrado, dopo avere allevato i fratelli a seguito della prematura scomparsa della madre.
Nonostante le avversità i due vivranno un’intimità unica, appassionata, messa in risalto dalla sceneggiatura (Michael Gutmann) che riesce a sottolineare la loro vulnerabilità e al contempo la loro forza.
Il film (nominato al German Film Awa4d 2024 e presentato a Cannes) commuove per la drammaticità e l’intensità dei sentimenti, in cui i due interpreti principali – Sabin Tambrea nei panni di Kafka e Henriette Confurius in quelli di Dora – riescono a coinvolgere lo spettatore, e per il delicato equilibrio che sa realizzare tra la felicità della storia d’amore e l’ombra incombente della malattia e della morte.
Sullo sfondo le circostanze storiche: crisi economica, povertà, inflazione, antisemitismo. Durante il tempo trascorso con Dora, Kafka continua a scrivere, ma per sua esplicita volontà chiede all’amico Max Brod (divenuto poi il suo maggior biografo) di distruggere i testi dopo la sua morte; purtroppo anche la corrispondenza originale di Kafka con Dora nel breve periodo della loro separazione andrà perduta.
Grazie però a Max Brod, che non terra’ fede alla promessa, alcuni manoscritti sono stati salvati e sono giunti fino a noi.
Distribuzione – https://www.wantedcinema.eu