Il sesso d’argento
Il sesso d’argento. L’attenzione al benessere e alla salute – ma anche all’estetica e al sociale – hanno prodotto un deciso ringiovanimento della popolazione nei paesi sviluppati. E i parametri dell’età cambiano: abbiamo guadagnato almeno dieci anni di gioventù. Al progressivo aumento della longevità (“Nel corso dei prossimi trent’anni in Italia ci saranno sei milioni di anziani in più e l’invecchiamento è un fenomeno di massa”, afferma Carlo Vergani, Professore di Geriatria dell’Università degli Studi di Milano, come ha riferito durante il Congresso Onda – Osservatorio nazionale sulla Salute della donna -tenutosi a Milano, lo scorso 16 marzo) corrisponde il fatto che anche in età molto avanzata la sessualità può funzionare.
“Il desiderio e la fantasia possono mantenersi per tutta la vita” afferma Carlo Nonnis-Marzano, psicologo e ginecologo del Centro Italiano di Sessuologia di Bologna. “L’anziano è oggi biologicamente assai più giovane, e sempre più spesso in futuro chiederà al medico di poter vivere in maniera gratificante le proprie pulsioni. L’uomo rimane fecondo anche in tarda età mentre la donna perde la sua fecondità con la menopausa, ma non certo la sua capacità orgasmica. Anzi, questa spesso si accresce per quella maggiore prevalenza androgena propria della postmenopausa. Se i precedenti vissuti erano buoni, con una solida immagine corporea e, ovviamente, esiste la disponibilità di un efficiente partner, la donna mantiene vivo l’interesse e il desiderio per il sesso”.“Sono convinto che la sessualità dell’anziano abbia ancora un suo pieno diritto di essere fantasticamente sollecitata, allo stesso modo di come il leggere, l’interessarsi alla vita, lo studiare e il sapersi svagare facciano rimanere mentalmente giovani” continua Nonnis-Marzano. “Come l’argento invecchiato, scurito e opaco, se trattato e stimolato ritorna chiaro e risplendente, allo stesso modo la sessualità vissuta con intelligenza, volitività – assistita magari da una terapia psicologica e farmacologica – può ritrovare nuova vita (nel caso l’avesse persa) ”.
Dove non siano presenti problemi organici o malattie, è la psiche la regina della sessualità: se la mente si mantiene vivace il sesso continua ad essere una fonte di piacere. Tutto da vivere. E parliamo anche degli over ’70. Certamente esiste la possibilità che in età avanzata la sessualità sia critica per fattori biologici, come malattie, effetti collaterali di assunzione di farmaci, declino della produzione di ormoni. “Possono incidere eventuali disfunzioni sessuali – disturbi dell’eccitazione e del desiderio, dispareunia (dolore alla penetrazione), modificazione dei genitali – e sentimenti di insicurezza, depressione, sindrome del nido vuoto, lutti, mancanza del partner, insieme ad un’immagine corporea di sè negativa” specifica Dolores Bracci, psicoterapeuta.
Numerosi noti personaggi settantenni hanno un aspetto invidiabile, con l’aiuto di ‘ritocchi’ o al naturale. Icone di una realtà che riscontriamo ogni giorno: molti loro coetanei dimostrano molti meno anni o indossano l’età avanzata con disinvoltura. Merito di uno stile di vita migliore, ma anche dei progressi della medicina – con un conseguente e graduale aumento della longevità – e della cosmetologia. E il benessere diventa il contenitore di bellezza e salute, al quale accedono più generazioni contemporaneamente. “In ognuna delle aree di sviluppo del benessere e della bellezza il modello futuro si definirà come una sintesi di almeno due componenti” afferma Francesco Morace, sociologo. “Nel Pro-etichs Health la sintesi avviene tra bellezza e salute, e i luoghi deputati sono le nuove cliniche e farmacie, le terme e le Medical Spa. In questo caso il modello di bellezza si concentra su protagonisti maturi, che dimostrano grande vitalità e temperamento e una naturalità spontanea”. E, mentre la stupenda ‘anziana’ Lauren Hutton dichiara una vivacità – anche sessuale – che la soddisfa come mai prima (è stato dimostrato che molto dopo la menopausa il desiderio non cala, ma può mantenersi per tutta la vita) e un aspetto affascinante, le donne ancora più mature possono essere assolutamente ‘granny chic’. Tutto sta nello scegliere un look su misura: dai toni più soft, certamente, ma che rispecchi lo stile che le ha contraddistinte anche nel passato, senza obbligatoriamente stravolgerlo solo perché sono passati gli anni.
Focalizzandoci sul sesso al femminile, si sa che la sessualità non cessa di esistere nella maturità, anche se ci sono dei cambiamenti a livello fisico, a dispetto dei luoghi comuni che ci spingono a credere che dopo ‘una certa età’ ci si debba rassegnare e appendere al chiodo lingerie e desideri. La realtà, fortunatamente, è un po’ diversa. Partiamo dalla menopausa: è il periodo in cui le ovaie cessano al loro attività e quindi anche la produzione ormoni estrogeni e progestinici, e in cui si verificano diversi cambiamenti sia a livello fisico che emozionale. La carenza estrogenica può provocare secchezza vaginale, dispareunia (dolore), disturbi dell’umore e del sonno, vampate. Il calo dell’interesse per il sesso è spesso associato alla riduzione dei livelli di testosterone, ormone prodotto naturalmente sia dalle ovaie sia dalle ghiandole surrenali. Il calo del desiderio è una questione di testa . E’ vero che in menopausa la libido può avere un decremento. Ma la risposta sessuale dipende in gran parte da stimoli che arrivano dal cervello e gli ormoni sono solo uno dei numerosi fattori che contribuiscono alla normale funzione sessuale della donna. La diminuzione del desiderio in donne e uomini a tutte le età non è dovuta tanto a un un certo livello ormonale, quanto piuttosto a una diminuzione dell’innamoramento, alla pressione di altre preoccupazioni, stress, a fattori psicologici e conflitti con la partner. La scarsa soddisfazione sessuale femminile è associata soprattutto alla mancanza di autostima, a disagi emotivi o con il proprio corpo, a relazioni interpersonali insoddisfacenti, tutte difficoltà che la menopausa può far emergere o acutizzare. Ma questo non significa che il calo della libido e in definitiva la fine della soddisfazione sessuale sia inevitabile, né che debba accedere a tutte.
La visione della sessualità è cambiata grazie a cambiamenti socioculturali molto forti: tra questi l’allungamento della vita con una conseguente ridefinizione della sessualità. E la possibilità di procreare (con la fecondazione assistita) che non corrisponde più all’età biologica. Inoltre, il riconoscimento del piacere femminile forever è una conquista recentissima. Ma perché sia reale e la sessualità possa essere soddisfacente e ricca anche nella maturità è necessario cambiare punto di vista, e iniziare a considerare la menopausa non come una malattia o una disgrazia, non come la fine della femminilità, ma come un cambiamento a livello sia fisico che emozionale, che può avere molte piacevoli sorprese. Nel momento in cui – invece di continuare rimpiangere la giovinezza – si continua a sognare, ad avere voglia di fare delle scoperte e di emozionarsi attraverso il sesso e il rapporto con il partner, questo diventa possibile.
Minimizzare i cambiamenti fisici! Gli unici che possono influenzare negativamente la sessualità sono una certa mancanza di tono muscolare dell’apparato genitale ovuta al rilassanto dei tessuti, che si può però sia prevenire che ridurre allenando la muscolatura pelvica con i famosi esercizi di Kegel, e la scarsa lubrificazione che si può attenuare semplicemente con l’uso di un lubrificante”, o della nuovissima pietra dei miracoli…Una terapia ormonale sostitutiva per via orale – ma anche con un cerotto a base di testosterone – o fitoestrogeni è consigliabile e facile da seguire, per equilibrare i livelli ormonali. E se si desidera che la menopausa abbia un impatto minore se non positivo sulla vita della donna e sulla sua sessualità, occorre avere delle attenzioni particolari. Alla dieta e al controllo del peso, ad assumere attraverso l’alimentazione o integratori un corretto apporto di isoflavoni della soia (cioè i fitoestrogeni, che attenuano i sintomi più spiacevoli) e di vitamine A, C ed E. Inoltre si consigliano cibi ricchi di vitamina E, B6, B12e acido folico con funzione protettiva, vitamina D, calcio, zinco e magnesio: tutti importanti per la salute delle ossa. Importante è abbinare anche l’attività fisica basta una passeggiata quotidiana di 30 minuti. E il sesso, ovviamente: fa benissimo al fisico e all’umore (riduce il rischio d’infarto e le endorfine rilasciate durante la pratica sessuale possono alleviare i dolori cronici e diminuire depressione e ansia). La sessualità, eventualmente meno genitale, più sensoraile e consapevole, può anche andare meglio nell’età anziana. Il clitoride non subisce variazioni in menopausa. Anzi, nelle donne più anziane si può addirittura riscontrare una leggera ipertrofia per il prevalere dell’attività ormonale del surrene, e il desiderio potrebbe addirittura aumentare per il venir meno della funzione antagonista degli estrogeni nei confronti degli androgeni.
Un aiutino dall’estetica. “Per chi si sente a disagio con il proprio corpo e per questo si sente meno sensuale, esistono persino i miracoli della medicina estetica e della chirurgia intima, che aiutano mantenere giovane l’apparato genitale esterno, ad esempio con la tintura e il rinfoltimento dei peli pubici, con la lipostruttura delle grandi labbra, il lifting del Monte diVenere, la vaginoplastica. E, per l’atrofia vaginale, c’è la Re-Vagination, rigenerazione della femminilità nel suo aspetto più intimo. I problemi e i sintomi causati dall’atrofia vaginale possono essere trattati in modo delicato, preciso e senza tempi di convalescenza, grazie ad una tecnologia ‘made in Italy’. “Sempre più donne si affidano al trattamento vaginale, solo nel 2012 in Italia c’è stato un incremento del 24% e il trend è in costante aumento – afferma lo specialista in chirurgia plastica Paolo Mezzana, responsabile dell’ambulatorio di dermatologia oncologica dell’USI Marco Polo di Roma – Ci si è resi conto che aspetto e funzione dell’area vulvo-vaginale sono fra loro strettamente legati: l’intervento infatti migliora la qualità dei tessuti e concede alle donne uno stato di benessere esteso anche alla vita sessuale nella terza età. I trattamenti laser del canale vaginale vengono richiesti principalmente da donne che spesso hanno avuto gravidanze multiple o sono entrate in menopausa”. L’atrofia vaginale, causata anche dal sopraggiungere della menopausa, consiste nella perdita del naturale spessore del collagene del tessuto vaginale: in particolare con la diminuzione di estrogeni durante la menopausa si verifica un processo d’invecchiamento dei genitali femminili noto come atrofia vulvo-vaginale con diminuzione della lubrificazione, dolore durante i rapporti sessuali e alterazioni del PH vaginale.“La stimolazione laser della mucosa endovaginale migliora l’atrofia cellulare inducendo il tessuto a richiamare acqua e a produrre nuovo collagene – prosegue il dott. Mezzana – I miglioramenti riguardano anche l’incontinenza urinaria di tipo lieve, uno dei problemi più invalidanti socialmente”.