
Il Fogolar di Là di Moret: il meglio del pane ed enogastronomia in Friuli
Ad Udine viaggio tra i sapori e la storia
Il Fogolar di Là di Moret: il meglio del pane e della enogastronomia nel Friuli . Venezia Giulia. Una regione da scoprire (o dove ritornare, per conoscerne il più possibile gli innumerevoli pregi) – tra montagne e mare – ricca di tradizioni, e dalla enogastronomia eccellente. Anche nella bella Udine si possono ‘gustare’ i piaceri che hanno il sapore del nuovo e dell’antico.
Il pane dalla corteccia degli alberi caduti
Partiamo dal pane: di un tipo molto particolare ce ne parla lo chef de Il Fogolar, il famoso ristorante del Best Western Plus Hotel Là di Moret. Hotel che porta il nome – meglio il soprannome – con il quale veniva chiamata la famiglia che da più di cinque generazioni guida la struttura. Qui l’eleganza, la raffinatezza, la cura dei dettagli si unisce a quella particolare, calda accoglienza che solo le ospitalità guidate direttamente da una famiglia sanno offrire.
Nel ristorante propongo agli ospiti, tra i vari tipi di pane, anche quello realizzato con la corteccia degli alberi” racconta Stefano Basello, chef executive dal 2010. “E’ un pane storico perché comunque tutta la nostra cucina racconta il Friuli. Un tempo i contadini spesso rimanevano senza farina che davano ai nobili, così realizzavano il pane e la polenta con la farina ricavata dalla corteccia degli alberi (succedeva anche in Russia)”.
Una farina speciale ed ecologica
E sottolinea Basello : “La farina si ricava dalla corteccia interna degli alberi caduti, che è ricca di linfa prima che si secchi (quindi non oltre 3 settimane), poi si essicca per 15 ore e si unisce al lievito madre per fare il pane”.
Questa pellicola bianca è ricca di nutrienti, sostanze benefiche per l’organismo e anche per la pelle. Infatti la farina di corteccia è una componente dello scrub utilizzato nella Blu Moret Spa (oasi di benessere da non perdere).
Il pane di corteccia è assolutamente ecologico perché si recupera il materiale dagli alberi caduti – ultimamente quelli distrutti dal maltempo che ha colpito il Friuli Venezia Giulia – in particolar modo la Carnia e Sappada – alla fine dello scorso ottobre. Utilizzando uno scarto che altrimenti sarebbe stato gettato, li si fa rivivere.
Un pane buonissimo, dalla crosta croccante e l’interno morbido che, quando lo si mangia, trasporta immediatamente nell’atmosfera di un bosco con i suoi sentori di legna ed erbe. Un’esperienza incredibile.
Gastronomia del territorio e della tradizione
Il Fogolar, che fa parte dei ristoranti del Buon Ricordo, offre un’eccellente gastronomia che offre piatti di mare, terra e boschi, tutti realizzati con materie prime del territorio, e piante selvatiche.
Da non perdere il Tortelfrico, tortello croccante con ripieno di Montasio (formaggio DOP dal sapore unico) e il risotto agli scampi e Picolit (prezioso vino friulano). Dagli antipasti ai dolci e ai formaggi, la creatività dello chef si unisce all’originalità della presentazione.
Tra le curiosità: i biscotti di fine pasto – preparati secondo metodi tradizionali – vengono serviti a tavola da antichi cassetti trasportati come un cesto. I piatti sono accompagnati da una ricca carta dei fantastici vini friulani: dell’area collinare del Collio e da quella dove sono nati i grandi vini naturali come quelli in anfora di Josko Gravner e di Stanko Radicon.

