Il Bosco del Molino: ecosistema boschivo e culturale
21 novembre, giornata degli alberi: si celebra un progetto internazionale
Il 21 novembre è la giornata degli alberi: momento perfetto per parlare de Il Bosco del Molino, l’ecosistema boschivo e culturale realizzato un anno fa da Agugiaro & Figna Molini, in collaborazione con CINSA (Consorzio Interuniversitario Nazionale per le Scienze Ambientali).
Siamo a Collecchio – Parma, e tutta la visita del bosco e del molino è una continua meraviglia, tra la scienza e la natura, le antiche tradizioni e gli studi per il nostro futuro. Un continuo chiedere approfondimenti su temi interessantissimi, davvero universali.
Infatti, la piantumazione del “Bosco de Molino” – che diviene una Case history studiata a livello internazionale – il polmone verde che sorge accanto alla sede di Agugiaro & Figna a Collecchio, ospita 18mila piante fra arbusti, alberi ed essenze officinali.
Il bosco, un cuore pulsante per alimentare e far comprendere alle persone l’importanza del suolo come patrimonio fondamentale del nostro ambiente – assorbirà fino a 220.000 kg all’anno di CO2, compensando le emissioni totali degli impianti dell’azienda dei suoi quattro stabilimenti (Curtarolo, Collecchio, Magione e Rivolta d’Adda).
Ma Il progetto rappresenta soltanto una tappa del percorso etico di Agugiaro & Figna che ha posto alla base del suo “fare impresa”.
Il Bosco del Molino e la corrosione dei metalli
L’Italia, grazie al Bosco del Molino, con Repubblica Ceca, Qatar e Thailandia è fra i quattro siti pilota al mondo per un progetto internazionale sulla corrosione dei metalli selezionato e coordinato dal Research Institute Svedese (RISE).
I suoli del bosco, piantumato su una superficie di 13 ettari adiacente alla sede della storica azienda molitoria a Collecchio (Parma), forniranno notizie utili e fondamentali per una ricerca dedicata alla corrosione sui metalli finalizzata alla messa in sicurezza delle grandi infrastrutture in metallo – terrestri e marine – come edifici, ponti, gasdotti.
Inoltre, Il Bosco del Molino, ospiterà la prima edizione dello “Science International Open Day – Bosco del Molino”.
Tante le iniziative, tra queste la presentazione delle 10 tesi di laurea che sono state candidate per il Bando 2021/2022 “Agugiaro & Figna Molini”, 4 da Emilia-Romagna e Lombardia e 1 a testa da Veneto e Umbria.
Il bando, riservato ai corsi di laurea a indirizzo Ambientale, Agronomico e Forestale, ha l’obiettivo di supportare e affiancare giovani studiosi e ricercatori impegnati nelle Università di Emilia-Romagna, Lombardia, Umbria e Veneto – le quattro regioni in cui la storica azienda molitoria è presente – nella realizzazione di progetti dedicati all’ambiente.
Il Bosco del Molino è stato scelto come Case History internazionale anche per le attività̀ di Educazione Ambientale a favore delle Scuole locali che saranno sostenute economicamente dal RISE di Stoccolma.
Il progetto finalizzato a divenire l’eredità per le future generazioni – rappresenta, infatti, soltanto una tappa del percorso etico di Agugiaro & Figna. Il bando rappresenta la capacità de “Il Bosco del Molino” di unire la cultura di fare impresa con l’etica, l’eco-sostenibilità e l’estetica.
Bellissimo l’alto molino sormontato da un cubo di vetro – simbolo di libertà e apertura dell’azienda – dal quale si può ammirare tutta l’estensione del bosco, il ‘bosco delle idee’. Un ‘patto’ con la terra: qui nulla si potrà edificare.
Storie di farina
Negli ultimi 10 anni sono diverse le azioni messe in capo dall’azienda in quest’ottica: l’approvvigionamento di energia proveniente da sole fonti rinnovabili per l’alimentazione degli stabilimenti molitori; l’utilizzo di sola carta certificata FSC per il confezionamento delle farine.
“Maciniamo grano tenero di farine italiane con l’aggiunta delle migliori farine europee, sconfinando nell’eccellenza mondiale. Scegliamo le farine più buone e proteiche che serviranno per la produzione di pane, focacce, pizza e pasta fresca” spiega Riccardo Agugiaro, Ceo dell’azienda. “E’ lo stesso discorso che si fa per il caffè”.
“Inoltre, lavoriamo la farina consumando meno energia (che è rinnovabile al 100%) e meno acqua perché abbiamo macchine di pulitura che eviatno spreco d’acqua e non laviamo il grano” continua Agugiaro.
E, poi, la creazione e il mantenimento di 4 filiere produttive certificate, per la coltivazione di grani antichi e da agricoltura sostenibile attraverso pratiche di precisione, di grani biologici volti al mantenimento di varietà colturali.
Obiettivi etici che sono nel DNA dell’azienda. “Abbiamo ripreso i valori delle generazioni che ci hanno preceduto” dice Riccardo Agugiaro, Ceo dell’azienda. “Riccardo Agugiaro, mio nonno, ci ha trasmesso l’attenzione verso la tematica ambientale. Oggi sentiamo il bisogno di scrivere questi principi, di fissarli nel tempo”.
Il sito è una ‘lettura’ emozionante: www.ilboscodelmolino.it