Here di Robert Zemeckis: un film dolce e struggente
Un’opera di maestria tecnica e sentimento
Con Here, Robert Zemeckis regala al pubblico un’opera struggente, delicata e profondamente umana, una riflessione visiva ed emotiva sulla bellezza e la fragilità dell’esistenza. Ispirato alla graphic novel di Richard McGuire, il film si presenta come un’ode alla vita, al tempo che scorre inesorabile e alle emozioni universali che definiscono il nostro essere.
La maestria tecnica di Zemeckis, supportata dalla fotografia di Don Burgess e dalle musiche evocative di Alan Silvestri, si fonde armoniosamente con una narrazione intima e malinconica. Ogni inquadratura è costruita come un quadro ed ogni dettaglio studiato per catturare lo spettatore e trasportarlo in un viaggio che attraversa generazioni.
L’uso di una prospettiva fissa, concentrata sul salotto di una casa che diventa testimone del passare del tempo, è una scelta registica audace e vincente: quello spazio unico diventa simbolo di un’umanità che cambia, si evolve, ma resta sempre uguale a sé stessa nei suoi rituali e nelle sue emozioni.
Una narrazione circolare ed eterna. La sceneggiatura firmata da Eric Roth e dallo stesso Zemeckis frammenta e ricompone il tempo in un modo che affascina e commuove. Non esiste un prima o un dopo lineare; le storie si intrecciano, i personaggi entrano ed escono da quel salotto che si trasforma in un microcosmo dell’esistenza.
L'”adesso” diventa “sempre”, e le vite di coloro che abitano quello spazio si uniscono in una narrazione universale di gioie, dolori, nascite, morti e ricorrenze.
Here e il cast, il cuore pulsante del racconto
Tom Hanks e Robin Wright, insieme di nuovo dopo Forrest Gump, incarnano con delicatezza i protagonisti principali, Richard e Margaret. Attraverso di loro vediamo una vita intera: dall’innamoramento alla nascita di una figlia, dai litigi alla riconciliazione, fino alla vecchiaia e alla separazione.
La loro interpretazione è una danza emotiva perfettamente sincronizzata con il tono del film, capace di far sorridere e commuovere. Accanto a loro, un cast di supporto eccellente – Paul Bettany, Kelly Reilly, Michelle Dockery – arricchisce ulteriormente la storia con sfumature di umanità.
Un viaggio esistenziale tra malinconia e speranza. Zemeckis costruisce un film che non è solo una storia, ma un’esperienza: un “pop-up book” che si apre davanti agli occhi dello spettatore rivelando i segreti dell’esistenza umana.
È un racconto che abbraccia la malinconia dell’inesorabile passare del tempo e celebra, al contempo, i momenti di bellezza che lo rendono sopportabile. La casa, protagonista silenziosa, diventa un luogo magico, uno scrigno che custodisce risate, lacrime, ricordi e sogni.
L’arte del racconto secondo Zemecki
Alla soglia dei 70 anni, Zemeckis dimostra di essere ancora un maestro dell’emozione, capace di piegare la tecnica al servizio di una narrazione profonda e toccante. Il suo romanticismo e la sua attenzione al dettaglio trasformano Here in una parabola sulla vita stessa: il passaggio delle generazioni, la perdita, l’amore e il desiderio di lasciare un segno, per quanto effimero, sul tempo che scorre.
Con Here, Robert Zemeckis firma un’opera che è allo stesso tempo intima e universale, un racconto che parla a tutti noi. La perfetta combinazione di tecnica e sentimento, supportata da un cast straordinario e da una regia ispirata, rende questo film un’esperienza indimenticabile.
Here è una celebrazione della vita e del suo trascorrere, una finestra aperta su ciò che ci rende umani.