Giorgio Gaber: memorie e inediti del ‘Signor G’ al Teatro Manzoni
‘Ma per fortuna che c’era il Gaber’ di e con Gioele Dix
Giorgio Gaber: memorie e inediti del ‘Signor G’ al Teatro Manzoni
“Vedere Giorgio Gaber a teatro era un’esperienza che ti segnava. Niente a che vedere con un comune spettacolo o concerto. Sul palco sprigionava energia pura. Grazie alla sua potenza espressiva, sapeva dare corpo alle parole come nessun altro. Era capace di farti ridere, emozionare, indignare. Era un pensatore e un incantatore” dice Gioele Dix.
“Andavi a vederlo una volta e volevi tornare a rivederlo una seconda e poi una terza. Nei primi anni Settanta sono stato uno sfegatato gaberiano, uno dei tanti” continua l’artista.
Gaber era un artista unico, coinvolgente, fantastico come ben esprime Dix che ha reso omaggio al talento inimitabile di Giorgio Gaber con lo spettacolo ‘Ma per fortuna che c’era il Gaber’, nato in occasione del ventennale della dell’artista da molti considerato come il migliore interprete delle aspirazioni di giovani che – per citare le parole di una sua canzone – “stavano cercando, magari con un po’ di presunzione, di cambiare il mondo”.
Grazie alla sua sensibilità (e a quella del suo straordinario compagno di scrittura Sandro Luporini), Gaber ha saputo intercettare gli umori di una generazione vitale, polemica, inquieta, spesso anticipandone contraddizioni e cambi di rotta.
‘Ma per fortuna che c’era il Gaber‘ è il più recente di una serie di tributi che Gioele Dix, a partire dal 2004, anno in cui si tenne il primo Festival Gaber a Viareggio, ha dedicato all’artista milanese, del quale è stato convinto ammiratore fin dall’adolescenza.
Il 5 febbraio al teatro Manzoni di Milano. Viaggio tra inediti e memorie del signor G, drammaturgia e regia Gioele Dix. Da testi e musiche di Giorgio Gaber e Sandro Luporini. Si ringrazia per la collaborazione la Fondazione Gaber
Giorgio Gaber: un itinerario sulla sua arte
Lo spettacolo è costruito come un insolito itinerario all’interno del teatro canzone di Gaber e Luporini, in cui si intrecciano brani conosciuti del loro repertorio con musiche e testi variamente inediti: versi mai musicati, canzoni mai eseguite dal vivo, monologhi abbozzati e mai completati.
Per realizzarlo è stato decisivo l’apporto della Fondazione Gaber, che ha svelato l’esistenza di questi preziosi materiali e li ha messi a disposizione del progetto.
Ma per fortuna che c’era il Gaber è dunque uno spettacolo assolutamente speciale, appassionato e originale, nel quale convivono sorprese (un esilarante monologo inedito sulla Rivoluzione d’Ottobre) e rievocazioni personali (il primo incontro assolutamente casuale fra Gaber e Dix nella hall di un albergo di Mestre), brani d’annata (Il Riccardo, Barbera e champagne) e bozze di canzoni tipicamente alla Gaber-Luporini su cui inventare una musica (Appunti di democrazia).
In scena nella doppia veste di attore e di cantante, Gioele Dix torna a collaborare con il Centro Teatrale Bresciano – dopo il successo di La corsa dietro il vento -, accompagnato da due eccellenti musicisti, Silvano Belfiore al pianoforte e Savino Cesario alle chitarre, entrambi complici da anni delle sue affettuose scorribande gaberiane.
Biglietteria del Teatro: online www.teatromanzoni.it/acquista-online/?event=3490531- telefonicamente 027636901. circuito Ticketone.