Fibromi e sessualità: conoscerli per curarli
Alcuni tipi sono malformazioni benigne dell’apparato riproduttivo femminile
Niente panico se il vostro ginecologo vi segnala la presenza di fibromi uterini. Alcuni tipi di fibromi (leiomiomi o miomi) costituiscono le più diffuse malformazioni benigne dell’apparato riproduttivo nelle donne in età fertile.
In che cosa consistono? I fibromi si sviluppano nella muscolatura liscia dell’utero sotto l’influenza di stimoli genetici e ormonali.
Possono formarsi a livello della superficie interna della parete uterina (sottomucosi), a livello della superficie esterna (sottosierosi), nello spessore della parete stessa (intramurali, il tipo più comune ) o esternamente alla struttura uterina e collegati ad essa attraverso un lembo tissutale (peduncolati).
Raramente i fibromi possono essere associati a patologia tumorale (sarcomi dell’utero)
Anche se possono essere assolutamente asintomatici, in molti casi presentano sintomi che si ripercuotono sulla salute generale e sessuale:
cicli abbondanti fino all’emorragia, compressione sugli organi vicini (vescica, retto), dolore alla penetrazione profonda durante i rapporti, complicanze in gravidanza e infertilità.
Fibromi: come si curano
Le opzioni di cura – trattamenti medici (terapie ormonali), chirurgici e radiologia interventista- vanno discusse con il ginecologo di fiducia.
“La localizzazione del fibroma è molto importante: anche piccoli fibromi sottomucosi possono provocare flussi abbondanti e prolungati, con perdita di ferro 5-6 volte più elevata del normale e conseguente anemia, a sua volta associata a stanchezza, rischio di depressione 2 volte maggiore, perdita di desiderio sessuale, difficoltà nel concepimento.
I fibromi sottosierosi (vicino alla parete esterna dell’utero) possono raggiungere anche dimensioni di 7-9 cm e premere sulla vescica, generando senso di peso sul bacino, minzioni più frequenti, ripetuti risvegli notturni per andare in bagno.
Segnali che, soprattutto in giovane età, devono allertare la donna e sollecitare un controllo ginecologico”, ha spiegato Alessandra Graziottin, Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica, Ospedale Resnati di Milano.
Fibromi e sessualità
Dal punto di vista sessuologico, I fibromi possono compromettere la sessualità della donna e della coppia agendo su tre differenti dimensioni: identità sessuale, funzione sessuale, relazione sessuale.
L’identità sessuale può essere ferita quando i fibromi sono causa di infertilità.
Soprattutto in caso di intervento di isterectomia, può derivare una depressione che può ledere il desiderio e l’eccitazione centrale.
I fibromi possono provocare disfunzioni della funzione sessuale attraverso due meccanismi: funzionale (perdita di desiderio, interesse ed eccitazione sessuali) e anatomico
Dal punto di vista biologico, la perdita di desiderio è correlata all’anemia sideropenica (da carenza di ferro), alla depressione, all’ansia e alla astenia/fatigue.
Il ferro contribuisce al corretto funzionamento delle vie dopaminergica e serotoninergica, entrambe di importanza critica per il desiderio e l’interesse sessuale. Infine, possono provocare dolore durante i rapporti sessuali (dispareunia profonda), che è ovviamente un forte inibitore dell’eccitazione genitale.
E, inoltre, l’assenza di desiderio e di eccitazione inibisce poi la lubrificazione vaginale, provocando secchezza e dolore alla penetrazione iniziale, sino a che un progressivo evitamento sessuale diventa la caratteristica della relazione.
In parallelo, il disappunto, la frustrazione e i riscontri negativi da parte del partner possono causare stress e depressione, che possono ulteriormente contribuire alla riduzione del desiderio e della motivazione all’intimità.
Una diagnosi precoce e una terapia ‘su misura della donna’ sono fondamentali. Sempre meglio considerare la terapia medica specifica come prima scelta di trattamento, a vantaggio dell’efficacia del risultato clinico e a salvaguardia della fertilità.
Interessante e utile consultare i siti Itismychoice.it e fibromaconnect.it: una community on-line e un portale informativo con approfondimenti e consulenza di esperti, ma anche storie di pazienti e consigli pratici. L’obiettivo è innanzitutto aiutare le donne a riconoscere i propri sintomi, il primo passo verso una diagnosi corretta e un percorso di cura più consapevole.
Una community on-line che attraverso i canali social Facebook e Twitter condivide informazioni, esperienze, consigli per affrontare al meglio i vari aspetti della vita quotidiana.
Se desiderate avere chiarimenti su problemi di natura sessuale (maschile o femminile) potete scrivere alla dottoressa Bettelli Lelio a: cbchiachia7@gmail.com