Diarrea del viaggiatore: la dieta da seguire al rientro dalle vacanze
cosa mangiare in caso di diarrea
Spiagge bianchissime, panorami mozzafiato, nuovi incontri ed avventure, i viaggi in mete esotiche sono il sogno di una vita per molti, spesso però, al ritorno da una vacanza tropicale oltre ai bellissimi ricordi e ai souvenir ci portiamo dietro un altro ricordo che piacevole proprio non è: la fastidiosa diarrea del viaggiatore. Purtroppo è un disturbo molto più comune di quanto si pensi, colpisce infatti circa il 20-30% dei viaggiatori durante i primi giorni del viaggio, ma spesso, nonostante tutte le precauzioni, si protrae o compare anche al rientro.
Seguire una dieta per la diarrea, può aiutare a tenere sotto controllo questo fastidioso inconveniente ed evitare che peggiori ulteriormente.
Ci sono diversi accorgimenti che è meglio seguire, ecco i più importanti:
La prima cosa da fare è reidratarsi, occorre bere molti liquidi perché, a causa delle evacuazioni frequenti soprattutto se durano per più di 4 giorni, si corre il serio rischio di disidratarsi. Non si può bere tutto indistintamente, meglio limitarsi ad acqua, tisane o infusi e al massimo al succo di frutta.
Da evitare assolutamente il consumo di alcolici, di bevande gassate o contenenti caffeina e teina perché provocherebbero irritazioni e fastidi allo stomaco già messo a dura prova dalla diarrea. È importante, inoltre, ricordarsi di bere spesso durante l’arco della giornata e a piccoli sorsi, è meglio che i liquidi che assumiamo siano a temperatura ambiente, anche la temperatura incide e rischia di acuire i disturbi intestinali, niente bevande bollenti o ghiacciate.
La disidratazione va a braccetto con la perdita di sali minerali, è consigliabile quindi assumere integratori multivitaminici e multiminerali.
Evitiamo tutti i cibi grassi che non fanno bene in generale e che nel caso di diarrea possono intensificare i disturbi gastrointestinali. Banditi dalla tavola tutti gli insaccati, i cibi fritti, creme o salse dolci o salate.
Da eliminare anche spezie come pepe e peperoncino.
Il consiglio è quello di “mangiare in bianco” che non significa assolutamente consumare latte e latticini anzi, si sa che spesso il latte non va molto d’accordo col benessere del nostro stomaco e del nostro intestino e tutto ciò è ancora più vero durante i giorni di diarrea. Soprattutto nella sua fase più acuta e dolorosa meglio evitare il più possibile il consumo di qualsiasi latticino, poi a poco a poco si potranno reintegrare evitando però i formaggi fermentati.
Per “mangiare in bianco” intendiamo cibi magri con poco condimento, un esempio classico è il riso bollito condito con poco olio extravergine di oliva, carni bianche (pollo, tacchino, coniglio) cucinate alla piastra o lessate, anche queste condite con poco olio. Assieme all’olio potete aggiungere il succo del limone che sembra avere davvero effetti benefici in caso di diarrea poiché ha funzione astringente e aiuta a regolarizzare le funzioni del tratto intestinale.
Anche le verdure sono meglio lesse, non tutte vanno bene in caso di intestino irritato da dissenteria, è meglio evitare in generale i cibi ricchi di fibre vegetali grezze di cui molte verdure sono ricche come broccoli, carciofi, cavoli, ceci, cime di rapa, cipolla, sedano ecc.
Per i primi giorni di diarrea, consigliamo di non fare pasti abbondanti ma di limitarsi ad esempio ad un piatto di patate o carote lesse o al minestrone di verdure, particolarmente indicato anche per la reintegrazione di liquidi e sali minerali.
Eliminiamo dalla tavola cibi crudi in generale, quindi niente verdura cruda ma nemmeno carne e soprattutto pesce crudo. Ciò è fondamentale durante la vacanza in quanto non conosciamo la provenienza dei cibi e il modo in cui vengono conservati, i batteri e i parassiti si annidano soprattutto nei cibi crudi, ma è un consiglio valido anche al rientro, assumete soltanto cibi cotti e poco conditi per evitare di affaticare ulteriormente stomaco e intestino.
Il consumo di frutta non sembra avere effetti collaterali in caso di diarrea, per cui via libera a mele, banane e albicocche più sostanziose, e a frutti più “aciduli” come ananas, arance e pompelmi. Via libera anche ai carboidrati leggeri, pasta e pane specie se integrali hanno la giusta quantità di fibre che aiutano ad assorbire i liquidi e ad addensare le feci.
Se nei primi giorni più critici non riuscite proprio a mangiare provate a consumare almeno qualche cracker o galletta di riso, e bevete un infuso a base di camomilla, dall’effetto calmante immediato, da abbinare a menta piperita o zenzero che aiutano a placare nausea e infiammazione.
Tutti i consigli che avete appena letto vi aiuteranno a risolvere il problema della diarrea da rientro ma, insieme all’uso di probiotici, possono essere seguiti come cura preventiva da iniziare qualche giorno prima di una vacanza per viaggiare in sicurezza.
In linea generale le forme lievi o moderate di diarrea si risolvono da sole nel giro di quattro o cinque giorni adottando i consigli sopra indicati e quindi seguendo una dieta leggera. Nel caso i sintomi persistano o si aggravino (se le scariche sono frequenti e dolorose e se c’è febbre alta) è altamente consigliabile contattare un dottore per valutare la situazione ed adottare la soluzione più adeguata al caso.