Cina: terra di imperatori e di un popolo immenso
Ai confini dell’Asia –avventure e incontri tra zar, sultani e maioliche
Dopo I Tesori degli Zar, continuano, con questa seconda tappa in Cina, i racconti di viaggio di Mario Cimarosti, nelle terre d’Oriente.
Sono approdato nell’immensa Cina dopo aver percorso 9.000 km in treno sulla Transiberiana. Sceso dal treno mi ha accolto la splendida Pechino chiamata “Beijing” ed ho subito compreso che questa esperienza mi avrebbe per sempre cambiato la vita.città proibita
Ho visitato le bellezze di questo Paese straordinario, la cultura millenaria cinese mi ha conquistato: La città Proibita con le sue Pagode in legno, i Palazzi Reali delle Dinastie storiche, maestosa e incredibile la Grande Muraglia che mi ha letteralmente incantato, pensate che questo muro è lungo oltre 21.000 km una meraviglia!
Mi sono poi spostato verso Xi’an nella Capitale della seta, da dove partivano i carovanieri alla volta della via della seta per arrivare con le loro merci fino in Europa, qui ho visitato l’Esercito di Terracotta sito archeologico Patrimonio dell’Umanità UNESCO con i suoi oltre 10.000 soldati in terracotta portati fino ad oggi alla luce, un monumento fantastico!
Cina e i siti Unesco
Ho camminato per le vie dei piccoli paesi di pescatori, a Suzhou facendomi incantare da paesaggi di bellezza senza paragoni, non è un caso se la Cina ha ad oggi 55 siti Patrimonio dell’Umanità UNESCO, si esatto… proprio come l’Italia!
Questo per far comprendere quando questo Paese d’Oriente possa offrire per potenziale paesaggistico e culturale a qualsiasi viaggiatore, è con noi italiani al primo posto nel mondo a pari merito per bellezze Unesco. E chi lo avrebbe mai detto!
Le montagne di Chengde
Ma l’esperienza più importante per me in Cina è stata quella vissuta tra le montagne di Chengde, un paese incastonato tra le rocce dove ho soggiornato per diversi giorni (si trova a circa 4 ore di treno da Pechino).
Qui ho vissuto tra i monasteri Buddhisti, ho ammirato gli artigiani della lavorazione della Giada ed ho cominciato ad apprezzare la vita ascetica dei loro monaci e dei loro bambini, priva di ogni forma di invidia e di superfluo, dove il valore dell’uomo è l’amicizia e il rispetto per la vita e per la terra.
Qui in Cina a Chengde ho imparato ad apprezzare la meditazione come forma di rilassamento della mente e del corpo, ed ancora oggi mi aiuta per allontanare lo stress della globalizzazione a cui siamo tutti sottoposti, la Cina può far rinascere!
La Cina e la seta
Qui in Cina a Shanghai sono entrato in un piccolo negozietto di artigianato locale, ammiravo le lavorazioni del legno, la giada scolpita a formare draghi e forme curiose ottimamente lavorate, i tessuti di tesa però mi hanno colpito.
Mia madre Rosella è sarta, per questo ad ogni tappa del mio lungo viaggio, ho voluto acquistare per lei nei mercati qualche taglio di tessuti d’oriente, eccomi qui davanti a metri di seta pura, ne ho visto la lavorazione dai bachi da seta fino alla filatura, ho trascorso almeno 3 ore dentro a questa piccola sala artigiana scoprendo ogni singolo segreto legato a questo tessuto tanto amato nel mondo da tutti gli stilisti.
Oggi posso ancora vedere le camicie di pura seta create con scrupolosità dalle mani di mia madre ed i miei ricordi tornano inesorabilmente ai tessuti d’oriente… alla splendida Cina.
“Ai confini dell’Asia –avventure e incontri tra zar, sultani e maioliche” è il libro di Mario Cimarosti, pubblicato da Ediciclo Editore, in cui l’autore racconta il suo viaggio compiuto partendo da Venezia – la sua città – per arrivare nelle terre d’Oriente.