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Chemnitz in Sassonia, capitale della cultura 2025

Città tedesca nel bacino dei Monti Metalliferi

La città tedesca di Chemnitz in Sassonia, nel bacino dei Monti Metalliferi, sorta intorno a un convento benedettino nel 1136, sarà Capitale Europea della Cultura nel 2025.

Oltre 100 progetti, all’interno del “C the Unseen” rinnoveranno la città spaziando in tutti i settori, dalla musica all’arte, al design, allo sport e permetteranno di scoprirne il fascino ed apprezzarne il caratteristico spirito d’invenzione.

A Chemnitz è la Storia ad averne deciso, a tratti drammaticamente, l’evoluzione: proprio qui 200 anni fa venne fondata da una piccola comunità la prima fabbrica della Sassonia e a poco poco Chemnitz divenne la prima città industriale della Germania.

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Cityblick_Dirk_Hanus

Dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale fu ricostruita sul modello socialista modernista della Repubblica Democratica Tedesca con ampie strade da parata, edifici imponenti, seriali, residenziali, elementi decorativi in cemento e nel 1953 fu chiamata Karl-Marx-Stadt. Altro capovolgimento dopo la caduta del Muro di Berlino (1989): stabilimenti chiusi, licenziamenti di massa, massiccio esodo giovanile.

Oggi Chemnitz ha di nuovo 16.000 aziende, legate soprattutto all’industria automobilistica e all’ingegneria meccanica. Nel Museo dell’Industria una mostra permanente ne ricostruisce la storia, le cui tracce sono visibili in tutta la città: numerosi edifici industriali sono stati convertiti in istituzioni culturali, uffici, loft, ristoranti, a cui si affiancano splendide ville, quartieri di fine Ottocento, musei, terme, il Teatro dell’Opera.

Ogni anno a settembre si celebrano le Giornate della Cultura Industriale e il RAW Festival nella cornice unica di un’ex fabbrica.

La storia industriale è andata di pari passo con la storia ferroviaria, che rivive nel complesso di edifici della Stazione ferroviaria di Chemnitz-Hilbersdorf con l’impressionante flotta di locomotive, carrozze e installazioni tecniche uniche.

Proprio grazie al suo sviluppo industriale la città è stata in grado di ampliare i suoi orizzonti e di prepararsi al nuovo traguardo del 2025, dove arte, cultura, storia, industria e turismo collaborano per dare un nuovo volto alla città.

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Chemnitz: novità e progetti

Tante le novità e i progetti, tra cui il museo statale di archeologia SMAC e #3000Garages con gli storici garage e officine della città, resi visibili e valorizzati da installazioni artistiche, eventi, mostre fotografiche, visite guidate, concerti e festival. “Makers, Business & Arts” punta allo sviluppo di un’economia creativa, che faccia da ponte tra arte e turismo, riportando alla luce nei laboratori aperti al pubblico tecniche e tradizioni del passato.

“PURPLE PATH” narra la storia di Chemnitz e dei suoi legami con i 38 Comuni partner della Sassonia attraverso l’arte: sono previste 27 opere di vari artisti, anche internazionali, tra cui sculture ed installazioni.

Tutto questo andrà ad ampliare il patrimonio artistico ed architettonico già esistente: le collezioni d’arte di Theaterplatz (pittura, scultura, arte grafica, arti e mestieri, tessuti, arte contemporanea), il Museo Gunzenhauser per l’arte del 1900, che si aggiunge al Kunstsammlungen che rinnova la casa d’infanzia dell’artista espressionista Karl Schmidt-Rottluff, la Neue Sächsische Galerie per l’arte contemporanea, Villa Esche in stile Art Nouveau.

Il vivace quartiere di Kaßberg è il più grande esempio di stile guglielmino e Art Nouveau in Europa, ma anche il centro di Chemnitz merita di essere visto per i suoi edifici perché completamente ridisegnato dopo la caduta del Muro.

Nell’ottica della sostenibilità e della valorizzazione del verde urbano sono poi stati pensati programmi didattici e attività artistiche sparsi tra i quartieri della città dove sono in fase di piantumazione arbusti, cespugli e piante da frutto.

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