Bitto, il formaggio a latte crudo tra i più antichi d’Italia
Prodotto nei piccoli caseifici sulle montagne di Sondrio e Lecco
Il famoso e apprezzatissimo formaggio Bitto è uno dei formaggi a latte crudo intero tra i più antichi d’Italia.
E’ prodotto da giugno a fine settembre nei piccoli caseifici collocati tra i 1.400 e i 2.300 metri di altitudine nella provincia di Sondrio e di Lecco, e in alcuni comuni limitrofi della Val Brembana.
I suoi numeri sono: cinquantadue alpeggi, pari a 11.531 ettari di superficie, con circa tremila bovine da latte e oltre trecento capre, oltre a dieci stagionatori coinvolti nella produzione 2022!
Una produzione che affonda le sue radici al tempo dei Celti e che si affianca a quella del Valtellina Casera D.O.P., formaggio semigrasso di latteria la cui produzione si concentra per il 60% nei nove mesi invernali in cui le mandrie restano a fondo valle.
I due formaggi sono unici e storicamente complementari, tutelati sotto dal Consorzio di Tutela Valtellina Casera e Bitto D.O.P. (CTCB), rappresentano un volano fondamentale per l’economia della Valle con un altissimo valore di produzione e lavoro per oltre 650 addetti.
I prodotti agroalimentari di montagna, oltre all’indotto, sono anche un elemento straordinario di attrattività turistica dei territori in cui si producono.
La Valtellina ne è l’esempio più eclatante con otto alpeggi su dieci che in Lombardia accolgono turisti con oltre duemila passaggi durante la stagione estiva.
Infatti, si possono abbinare alle passeggiate e al relax, momenti di svago nei quali conoscere la storia delle eccellenze locali e delle tecniche di produzione che danno valore al lavoro di tutta la filiera.
L’estate è il momento ideale per “ritrovare il proprio tempo” e un po’ di leggerezza: per un italiano su tre vacanza e tempo ritrovato in montagna vogliono dire visitare botteghe e negozi tipici.
Bitto e Valtellina Casera DOP
Così si scoprono specialità inedite e si conoscono nuovi posti fuori dai circuiti tradizionali, grazie a percorsi nuovi legati ai formaggi D.O.P. e sperimentando direttamente il fascino di una produzione lenta, frutto dei pascoli.
Valtellina Casera e Bitto hanno conseguito la D.O.P nel 1996: la loro produzione segue ritmi, saperi e regole ben precise, dettate dai disciplinari di produzione a garanzia dell’origine e dell’unicità di questi formaggi.
Il Bitto è un formaggio da degustare mordendolo dopo averlo preso con le mani: forchetta e coltello sono banditi!
I suoi profumi di erbe di alta montagna si sprigionano rompendolo, scoprendo così le tante sensazioni odorose.
L’ideale è degustarlo in purezza su un tagliere, abbinato a vini rossi valtellinesi da meditazione.
Il Valtellina Casera DOP, ha il sapore del latte dolce che diventa più intenso e ricco con il procedere della stagionatura, acquistando una nota di frutta secca e foraggi affienati.
Fresco può essere usato anche grattugiato come condimento e si abbina molto bene alle specialità a base di grano saraceno: è un ingrediente primario dei piatti tipici valtellinesi come i famosi pizzoccheri e gli inimitabili sciatt.
Attività riassunte dal Consorzio per la Tutela dei formaggi Bitto e Valtellina Casera nella guida i “Sentieri di gusto”.
Sette percorsi enogastronomici e culturali tra i borghi e gli alpeggi più caratteristici delle due produzioni casearie simbolo del territorio, a disposizione dei turisti nei punti informativi e negli enti turismo locali.
Programma scaricabile dal sito www.ctcb.it/sentieri-di-gusto