Avignone: alla scoperta della città dei Papi
Nel sud della Francia, è patrimonio Unesco per ben sette siti
Avignone: alla scoperta della città dei Papi
Avignone è una città-gioiello: patrimonio Unesco per ben sette siti, vive di musica e, con i suoi festival, anima piazze e strade, per poi far rilassare i visitatori nei suoi locali dalla tipica cucina provenzale.
Chi sceglie di visitare Avignone ha tanti motivi per farlo: ma, prima di tutto per trascorrere una vacanza slow e perdersi nelle sue strade ammirandone i palazzi, proprio come se si visitasse un museo a cielo aperto.
La città, tra le più visitate del sud della Francia, è patrimonio Unesco perché è un crocevia di storia e di cultura, è ricca di mostre, di mille eventi all’aperto e di meraviglie enogastronomiche.
Avignone e i suoi Palazzi
La prima tappa del viaggio è il Palazzo dei Papi, la più grande realtà in stile gotico e residenza dei sommi pontefici nel XIV secolo. Ogni guida propone un tuffo nella storia attraverso l’Histopad, il tablet che sfrutta la realtà aumentata.
A poche centinaia di metri il Ponte di Avignone (o Ponte San Benedetto), che risale al Medioevo: la passeggiata offre una vista eccezionale sulla Tour Philippe Le Bel (Torre Filippo il Bello), sul Fort Saint André (Forte Sant’Andrea) a Villeneuve-lez-Avignon.
E poi sul Palazzo dei Papi, sui bastioni e sul Petit Palais. Entrambi rientrano nei beni Unesco.
Il centro storico è un altro gioiello, con i bastioni antichi che circondano l’area.
Le piazzette e le terrazze ombreggiate sono veri luoghi conviviali: ci si può fermare per bere qualcosa, assistere ad uno spettacolo, chiacchierare tra amici, riposarsi dopo una lunga giornata di visite.
Tra gli eventi clou che hanno reso famosa la città è il Festival teatrale, creato nel 1947 da Jean Vilar. E, a luglio, il Festival ‘Off’ – con oltre 1.500 spettacoli – che trasforma la città in un immenso palcoscenico.
La cultura enogastronomica della Città dei Papi
La cultura nelle sue differenti sfaccettature tocca appieno anche quella gastronomica e dell’enoturismo.
Dai piccoli locali ai ristoranti più conosciuti, fino agli stellati, la cucina provenzale è un inno al gusto, anche grazie a prodotti freschissimi.
Molti venduti ogni giorno sulle bancarelle dei mercati e poi preparati per i propri commensali (da visitare il sabato mattina in rue Carreterie o a Les Halles).
I locali suggeriti sono un trionfo del piacere per il palato: Prima edizione è aperto dal mercoledì al sabato, una cucina di mercato innovativa e raffinata.
Ma anche Le Trinquet des Carmes ristorante e wine bar con una cucina locale e una cantina con una bella selezione di vini.
Per i golosi della cucina vegetariana e vegana gourmet: V&G lancia un concept veggistronomico lavorando senza stock e con prodotti freschi consegnati il giorno stesso. Il menù cambia a seconda della stagione e dell’umore dello chef.
Per segue le Stelle: lo chef Mathieu Desmarest (una stella sulla Guida Michelin per il suo ristorante Pollen) ha appena aperto il locale in rue Joseph Vernet, ex-Collège d’Annecy, con le sue sale a volta e il grande cortile interno.
Visita del mercato coperto di Les Halles con la degustazione di prodotti locali.
Per chi ama girovagare per trovare il buon prodotto da mettere in valigia l’ultimo mercato nato sulla piazza di Avignone è Marché des Carmes. tra place Carnot e place des Carmes (sabato mattina dalle 8:00 alle 13:00).
Un tripudio di colori e profumi con prodotti locali e provenzali di qualità proposti da una sessantina di commercianti.
Altro?
Visite guidate del patrimonio culturale di Avignone e dei suoi dintorni in bici elettrica: Avignon Gyro. È un modo divertente per conoscere il territorio.
C’è poi il progetto Les noctambules d’Avignon: scoprire la città la notte, al fresco, quando le strade si colorano di luci.
Vengono proposte visite a tema nottambulo: il Nottambulo del Papa, tra passato e presente, tra cristiani e borghesi, e il Nottambulo delle piazze.
