Alla scoperta di Noto, in un caldo giorno d’autunno
In provincia di Siracusa, una cittadina-gioiello
Noto è considerata la capitale del Barocco e dal 2002 l’UNESCO ha dichiarato il suo centro storico Patrimonio dell’Umanità.
E’ una sorprendente giornata di sole autunnale quando arrivo nella splendida e luminosa cittadina di Noto, in provincia di Siracusa.
La raggiungo dopo aver visitato la Riserva Naturale di Vendicari, altro gioiello di questa incantevole terra che è la Sicilia.
Monumenti, decorazioni, palazzi storici, architettura urbana, si fondono in un insieme armonico di grande impatto visivo.
Dopo una deliziosa colazione in un bar del centro, mi accingo ad iniziare il mio giro. Ecco Palazzo Nicolaci con l’imponenza del suo portale e le colonne laterali, sovrastati da una balconata sorretta da mensole in pietra raffiguranti figure grottesche, davvero un barocco ai massimi livelli.
Raggiungo poi la Cattedrale di San Nicolò, abbagliante nel suo candore riflesso dalla luce pulita del sole che attraversa la città, principale centro di culto della città, risalente al ‘700 e testimone di molte ristrutturazioni tra cui l’ultima, relativa alla grande cupola, risalente al XIX ad opera del Cassone.
Davanti ad essa Palazzo Ducezio con la sua fila di arcate e i grandi finestroni, ora sede del Comune.
Poco distante la Chiesa di Santa Chiara e il Convento delle Benedettine. Opera dell’architetto Rosario Gagliardi originario di Siracusa, iniziata nel 1730 fu terminata nel 1758 e annessa all’ex convento delle Suore Benedettine, oggi museo civico di Noto.
Ma il luogo che voglio raggiungere è la sua terrazza panoramica.
Salgo le ripide scale e posso osservare così dall’alto, attraverso una serie di oblò che si affacciano sull’interno, la magnifica architettura di questa chiesa, ricca di decorazioni, stucchi e lavorazioni artistiche come l’altare maggiore che fanno sì che venga considerata una delle chiese più importanti della Sicilia per lo stile barocco.
Continuo a salire e passo vicino ad uno splendido mosaico pavimentale ed infine eccomi sulla terrazza.
Da qui la vista spazia liberamente a 360°, un piacere per gli occhi: posso vedere il trittico di campane della Basilica di San Salvatore, la facciata e la mole importante della Cattedrale che sembra dominare tutto il centro storico, mentre alla mia destra, in fondo al lungo corso si staglia la Porta Reale.
Sono molte le vie di accesso al centro storico di Noto,
ma la Porta Reale è il punto d’accesso migliore, l’ingresso per eccellenza.
La Porta Reale è sostanzialmente un arco di trionfo risalente all’800, edificato per celebrare la visita del Re delle Due Sicilie, Ferdinando II.
Ridiscendo le scale e poco dopo sono fuori, di nuovo nella via centrale, pronto a scoprire altre bellezze, altri angoli da fotografare: perché sono veramente infiniti i tesori di questa piccola città.